mercoledì 13 febbraio 2008

TI RINGRAZIO, O PADRE........

Ma veniamo sicuramente a cose più serie. Là dove la ferita del corpo mistico di Cristo, che siamo tutti noi, fa male. “Se un membro soffre tutto il corpo ne soffre e se un membro gioisce tutto il corpo ne gioisce” come dice San Paolo. Andiamo sicuri dove c'è la piaga che fa male, per scoprirla, disinfettarla e curarla. Non bisogna avere timore di ripetere le stesse cose, là dove c'è da portare delle cure. Non bisogna vergognarsi di scoprire le piaghe, se no il medico non le può vedere e non le può disinfettare e non le può curare. E il medico è Dio. E il farmaco è Cristo. Andiamo sicuri a Lui, che Lui conosce cosa c'è nei nostri cuori, come dice il Vangelo di Giovanni. Io ripeto le stesse cose, così sembra, ma è come un balsamo medicamentoso che fluisce e lenisce la ferita e guarisce. Non abbiamo timore di tirare fuori la boccetta di fluido miracoloso che è il Vangelo di Gesù Cristo, e se c'è da cospargere 100 e 1000 volte la ferita con questo fluido portentoso, allora facciamolo, che non ce ne verrà male e Dio ci benedirà. In realtà non c'è nulla di magico, nel senso che si intende con questa parola quando si vogliono risolvere i problemi in fretta con un semplice rito o con una semplice formula. Il Vangelo è miracoloso ma ci richiama al nostro dovere e alle nostre responsabilità. Eppure richiamarci a queste cose e infine a noi stessi e a ricucire il nostro rapporto con Dio è qualcosa che fin da subito ha un effetto che noi diciamo magico, perchè ci dà quel qualcosa di gioioso e di leggero che altrimenti non avevamo più. Chissà perché non si vuole sentire parlare di Vangelo e gioire di esso così come farebbe un bambino. Ecco, perché non siamo più innocenti come i bambini.... Siamo furbi, smaliziati, abbiamo già capito tutto, questo noi crediamo.... Ecco le parole di Gesù: “Ti ringrazio, o Padre, perché hai nascosto queste cose ai sapienti, agli scaltri e le hai rivelate ai semplici, ai piccoli”.

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