domenica 10 febbraio 2008

ARIA, ACQUA, TERRA, FUOCO

Aria, acqua, terra e fuoco. Questi erano, secondo gli antichi, i quattro elementi di cui era costituito l’universo. Secondo le nostre concezioni moderne potremmo dire: stato gassoso, stato liquido, stato solido. E il fuoco è quello stato gassoso incandescente che si produce certe volte quando gli elementi cambiano le loro proprietà chimiche. Gli antichi direbbero che gli elementi trasmutano e il legno non è più legno ma diventa cenere. Oggi gli scienziati potrebbero andare a contare i protoni, neutroni ed elettroni del legno e i protoni, neutroni ed elettroni della cenere e dire che sostanzialmente nessuno di loro si è perso, ma essi si sono combinati in modo diverso tra di loro e perciò sono cambiate le proprietà chimiche. Certo, qualcuno di loro sarebbe finito in fumo… Dunque protoni, neutroni, elettroni sarebbero i costituenti della materia. Poi ci sono i fotoni, che sono la luce e le radiazioni come quelle che trasmettono i segnali delle TV e dei telefonini. Poi ci sarebbero (c’è chi dubita) i gravitoni, dei quali Einstein sostenne l'esistenza e che trasmettono la forza di gravità. (Certo, la forza di gravità deve pure essere trasmessa da qualcosa, o no? Mah!). Ah! La forza! Che cos’è la forza? Secondo gli scienziati ci sarebbero tre (o quattro?) tipi di forze diverse. Ma come agiscono queste forze? L’esempio più semplice che mi viene in mente è quello di due pianeti (come per esempio la terra e il sole) che si attraggono tra di loro. (La terra non fa muovere quasi per nulla il sole, bisogna dirlo, perché è troppo piccola rispetto ad esso….). A molti non sembrerà che tra la terra e il sole ci sia una forza (ma neanche a me adesso che ci penso proprio bene bene) eppure c’è perché se non ci fosse, la terra continuerebbe a muoversi in linea retta invece di girare intorno al sole. La terra continuerebbe a muoversi in linea retta secondo la “legge di inerzia” che dice che un corpo non soggetto ad alcuna forza continua a muoversi in linea retta con la stessa velocità. Prodigioso! Sì, perché noi non possiamo verificarlo perché c’è l’attrito dell’aria o del terreno, ma se non ci fosse attrito, se lanciassimo una biglia, questa procederebbe in linea retta alla stessa velocità senza mai fermarsi! Dunque esistono queste forze, ma come usarle a nostro vantaggio? Sì, perché se nessuno sa come usare le forze traendone un vantaggio, a che servono? E’ come la biglia che procede ininterrottamente o la terra che gira intorno al sole, a che servono? Veramente il fatto che la terra giri intorno al sole ha la sua utilità e non sarò io a spiegarvelo (lo lascio come esercizio....).
Anche la forza dei nostri muscoli è data da una di queste quattro forze (precisamente dalla forza elettromagnetica che sarebbe l’analogo della forza di gravità solo che invece che tra pianeti, questa agisce tra i miliardi di protoni e di elettroni di cui sono formati i nostri muscoli. La forza elettromagnetica può essere sia attrattiva sia repulsiva: cariche uguali si respingono, cariche diverse si attraggono). Alla fine noi esercitiamo la forza dei nostri muscoli secondo la nostra volontà e qui non c’è scienziato che possa dire che cosa sia questa “volontà” o “pensiero cosciente” o “vita”. Si potrebbe dire quantomeno che noi “inneschiamo” certi processi fisici più o meno noti con la nostra “volontà”. Certo, qualcuno liquida tutto dicendo che noi siamo il prodotto di un meccanismo dato da leggi fisiche e questa “libertà” che abbiamo in realtà non esiste o sarebbe improprio chiamarla “libertà”. Certo, anche dal punto di vista della fede, sarebbe interessante discutere di questa “libertà” che pur essendo “libertà” evidentemente non sarà “libertà” senza limiti.

LA CREAZIONE

La Creazione è trasparente e cristallina
diafana come una tersa mattina
Soffiano i venti
le foreste sono polmoni
Le piogge scendono sui cattivi e sui buoni
I prati in fiore come tappeti regali
e tutte le specie di animali
terrestri, volatili, acquatici, marini
artici, domestici, desertici, alpini
Ognuno parla di Colui che l’ha creato
e ha la sua funzione come fosse un soldato
Quando scende la notte perché ci si riposi
il cielo si trapunta di astri meravigliosi
Da distanze infinite portano la loro luce
e una tela di costellazioni nel Cielo si cuce
I pianeti corrono attraverso dodici di esse
e fanno da guida agli umani
semmai nella notte qualcuno si perdesse.

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