lunedì 11 febbraio 2008

GIOVANNI PAOLO II

Continuando il post precedente parlerò del Santo Padre Giovanni Paolo II. In 27 anni di pontificato egli è stato una fulgida testimonianza di Cristo. Una testimonianza durata così a lungo, 27 anni, certo non è da sottovalutare. Dobbiamo benedire Dio che ci ha donato una guida così fedele e coraggiosa insieme. Voglio sottolineare come il bene attira il bene. Egli che si è tanto adoperato per la pace e l'unità nel mondo intero e tra tutti gli uomini a qualunque classe sociale appartengano, è stato apprezzato per questo ed ha attirato la commozione e l'attenzione di tutto il mondo quando ci ha lasciato. Direi anche che egli ha iniziato il cammino di conversione di un mio amico marocchino. Questo mio amico è rimasto molto colpito dalla figura di Giovanni Paolo II, figura che è emersa al momento della sua morte, quando tutti gli hanno reso omaggio per il bene fatto. Il mio amico marocchino ha voluto appendere su una parete di casa sua una foto di Giovanni Paolo II che lo benedicesse. In quel periodo io stavo molto vicino a questo mio amico del marocco, perché egli si era trovato in una situazione di emergenza, senza lavoro e con l'intimo di sfratto. Con la sua compiacenza io gli spiegavo i capisaldi della nostra religione cristiana cattolica, leggendo anche passi della Scrittura e del Vangelo, passi che egli ricordava sempre con gioia portandoli nel cuore. Un giorno mi disse: mi mancano due punti per essere un cristiano. Cioè voleva dire che aveva bisogno di chiarire due questioni prima di aderire completamente alla fede cristiana. Dopo un po' di tempo mi disse: ho superato quei due punti! Ora lasciamo qui questo amico del marocco e continuiamo a parlare di Giovanni Paolo II. Egli capì che gli uomini per incontrarsi avevano bisogno di umiliarsi e di riconoscere i propri errori. Egli chiese perdono per gli errori della Chiesa Cattolica di cui egli era il capo e rappresentante supremo. Certo auspicando che anche altri facessero lo stesso, come i Protestanti e la Chiesa Ortodossa, che si sono distaccati dalla Chiesa Cattolica di Roma. Auspichiamo che questo messaggio del Padre Giovanni Paolo II venga raccolto e che ogni uomo sappia umiliarsi e riconoscere i propri errori, perché la giustizia non appartiene all'uomo e senza il perdono di Dio nessuno di noi può dirsi giusto e santo. Auspichiamo che l'unità, prima tra le chiese cristiane e poi tra tutti gli uomini ci venga donata dal Cielo come dono e come premio per la nostra sincera umiliazione e confessione dei nostri errori e dei nostri peccati.

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