mercoledì 27 febbraio 2008

IL DIRITTO D'AUTORE

Qual è il diritto di cui deve godere un autore? Attualmente per diritto d'autore si intende che un autore di un'opera, sia essa un dipinto, un libro, un software, ha il diritto di percepire una retribuzione, piccola o grande che sia, per tante volte quante la propria opera viene riprodotta. L'autore in questa maniera viene considerato alla stregua di un dio, e io sono d'accordo che lo sia, dato che i déi della nostra società sono il successo e il denaro. Alla stregua di un dio, che a partire dal nulla crea all'infinito la sua opera e per ogni copia riprodotta pretende un compenso. Per ogni opera passata attraverso gli occhi del fruitore, o passata attraverso le orecchie o in altre maniere a beneficiare il fruitore dell'opera, l'autore moltiplica se stesso infinite volte e pretende un compenso in denaro per ogni volta che la sua opera è passata attraverso i sensi, lo sguardo, l'olfatto, le emozioni, il cuore dei fruitori. Non sarebbe forse il caso di rivalutare questa funzione onnipotente dell'autore di opere, quali che esse siano, libri, canzoni, opere d'arte o software? Sono d'accordo anch'io che un autore deve venire tutelato nei confronti di chi vorrebbe impossessarsi con l'inganno delle sue opere, ma a questo scopo è già nata una forma di tutela di diritti d'autore che si chiama non più Copyright ma Copyleft. Essa tutela l'autore da qualsiasi appropriazione indebita, così proprio come il Copyright, però a differenza del Copyright, l'autore non ha diritto a nessun compenso per la riproduzione delle sue opere e ognuno è libero di copiare le sue opere. L'autore potrebbe comunque trarre un guadagno dalla vendita delle sue opere, perché esistono vari costi, che sono i costi di distribuzione, riproduzione, produzione e quello che volete voi. Chi troppo vuole nulla stringe. Il Signore ha pronunciato la seguente frase: “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”. Nessuno di noi ha voluto dare gratuitamente del suo al prossimo. Anzi, tutti abbiamo contribuito a creare un mondo dove la proprietà privata è un diritto molto radicato e forte. Perfino il “diritto d'autore” è stato inventato, dove l'autore è quasi più simile a un Dio che non a un autore, cioè a uno che ha ricevuto un dono da Dio, perché tutti gli uomini ne beneficiassero. Non abbiamo concesso al Signore nemmeno la via di mezzo! Facciamo che il Signore non abbia a toglierci anche quel poco che ci è rimasto perché, come ha detto lui: “A chi ha sarà dato e sarà nell'abbondanza e a chi non ha sarà tolto anche quello che crede di avere”.

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