Quest'oggi ho dovuto, per l'ennesima volta, dire a qualcuno, questa volta a un mio amico, di guardarsi dal maligno, perché egli tende a oscurare le coscienze, vuole fare apparire ogni cosa sotto una luce cattiva. Sì, noi crediamo nell'esistenza del maligno, del diavolo, di satana, del nemico dell'uomo e di Dio, dell'angelo ribelle decaduto perché la superbia si è impadronita di lui, che era il più bello tra le creature create da Dio. Non è che noi ci crediamo perché è comodo attribuire ogni male a lui, quasi a scagionare noi stessi dal male! Noi ci crediamo perché è una verità rivelata da Dio! Non è che credere nella sua esistenza appiana tutte le difficoltà e risolve tutte le perplessità. Un angelo dedito al male, il principe del male, il padre della menzogna. Non è che ci si creda senza un minimo di turbamento. Tuttavia quello che ci è stato insegnato lo rende credibile: non è che egli fosse cattivo, ma lo è diventato nella misura in cui si è allontanato egli stesso da Dio, diventando superbo! Questi sono misteri che rendono credibile la cosa! In quanto alla infinita misericordia di Dio, nulla può toglierci o aggiungerci nulla, anche allontanandosi da Dio! Sono i due estremi entro i quali tutti noi ci dobbiamo muovere: da una parte l'infinita misericordia di Dio e dall'altra l'infinita libertà che Dio stesso ha dato alle Sue creature, che per quanto perfette e recanti l'impronta divina del loro creatore, sono pur sempre delle creature che hanno dei limiti e non portano con loro tutta l'immensità della misericordia di cui è capace il Creatore. Onde per cui tutti noi siamo posti in questo spazio di libertà, tra gli angeli che ci muovono al bene e gli angeli ribelli che ci tentano al male. A che giova sapere che esiste satana? A che giova sapere che esiste un'intelligenza dedita al male? Giova il saperlo perché rende attive le nostre difese! Così ora possiamo sapere che dietro una trama, una trama qualsiasi della nostra vita quotidiana, che sembra dovuta al caso, alla fatalità della vita, all'ingenuità degli uomini, ci può essere e c'è una tela intessuta dal ragno che è satana e che opera cercando di non farsi vedere, per fare cadere nel peccato le creature di Dio, creature delle quali è invidioso, essendo egli stato cacciato dal paradiso!
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