giovedì 21 febbraio 2008

ALBERT EINSTEIN (2)

Albert Einstein era uno scienziato, ma non uno scientista, intendendo con questo termine coloro che danno ogni potere alla scienza, potere di conoscere l'intero universo e non ammettono altre forme di conoscenza oltre alla scienza. Einstein disse che: “Tutta la nostra scienza è primitiva, eppure è tutto ciò che abbiamo” ed era convinto che le teorie fisiche fossero continuamente destinate a correggersi e migliorarsi col passare del tempo, così come lui stesso aveva corretto e migliorato la teoria della gravitazione di Newton con la teoria della relatività generale. Einstein credeva all'esistenza di un Essere supremo e infatti egli nominava spesso Dio o “il vecchio” come diceva lui. E' rimasta celebre la sua frase: “Dio non gioca a dadi con il mondo”, rifiutando con questa frase ogni interpretazione probabilistica della scienza.
Egli, secondo le sue stesse parole, non credeva all'esistenza di un Dio personale, un Dio che premi o punisca il risultato stesso della Sua creazione, la creatura. Egli credeva molto di più nell'attività sociale di persone come Mosè, Gesù, diceva, che non nell'attività esclusivamente intellettuale di uno scienziato. Ed egli stesso divenne socialmente attivo. Era un pacifista convinto. Partecipò attivamente al sionismo, egli stesso era ebreo. Diventato cittadino statunitense per sfuggire al nazismo di Hitler, non volle partecipare al progetto americano di costruzione della bomba atomica, sebbene egli fosse stato il primo a svelare l'enorme energia che poteva essere racchiusa nella materia. Egli fu convinto a firmare una lettera indirizzata al presidente degli Stati Uniti Roosevelt in cui si metteva in guardia il presidente del pericolo che Hitler potesse costruire una bomba atomica prima degli Stati Uniti e questa fu la sua unica partecipazione alla costruzione della bomba, sebbene se ne rammaricò quando apprese dell'esplosione della prima bomba atomica sul Giappone.

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