martedì 19 febbraio 2008

IO STIMO ANTONINO ZICHICHI

Io stimo Antonino Zichichi. Lo stimo come scienziato, interessandosi di cose che anche a me interessano e da cui ho imparato qualcosa, dai suoi libri divulgativi. E lo stimo come uomo di fede e anche per avere scritto un libro che testimonia della sua fede: “Perché io credo in Colui che ha fatto il mondo”. Egli però nega qualsiasi influsso delle stelle sulla vita degli uomini e nega ai numeri qualsiasi significato extra-matematico. Mettiamo subito in chiaro che neanche io credo ai maghi-fattucchieri-astrologi. Però credo che tutto il cosmo possa essere un segno e sia un segno per l'uomo. E' chiaro che l'uomo deve seguire la via di Dio e non deve cercare segni, però Dio i segni li può dare, allora ci vuole un uomo devoto che li interpreti e non un mago-fattucchiere-cartomante-astrologo. Non c'è nessun destino ineluttabile che l'uomo non possa mutare a suo favore con il suo libero arbitrio e con la sua ubbidienza a Dio. Sentiamo cosa dice il sommo poeta (Purgatorio XVI,73-78):
Lo cielo i vostri movimenti inizia;
non dico tutti, ma, posto ch'i' 'l dica,
lume v'è dato a bene e a malizia,
e libero voler; che, se fatica
ne le prime battaglie col ciel dura,
poi vince tutto, se ben si notrica.
Un'altra cosa che non mi trova d'accordo con l'esimio professore A. Zichichi è la sua fiducia nell'energia nucleare. Nel suo libro “Scienza ed emergenze planetarie” egli parla di centrali nucleari intrinsecamente sicure. Io non credo mai che qualcosa affidato alle mani dell'uomo possa essere intrinsecamente sicuro se ci si affida esclusivamente alla tecnologia.

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