mercoledì 13 febbraio 2008

CHI SONO IO? (2)

Quando io incominciai a leggere assiduamente il Vangelo e ad innamorarmene avevo circa 16 anni. Credevo che fosse qualcosa che dovesse interessare a tutti, ma presto scoprii che non interessava a nessuno, o quasi. Poi frequentai i giovani della parrocchia, a circa 20 anni e mi trovai tra gente che prendeva in considerazione il Vangelo, forse non con profitto massimo, ad ogni modo lo prendeva in considerazione. Dopo tre anni lasciai quell'ambiente, chiamato da Dio nel deserto della vita del mondo quotidiana. Era Dio che mi muoveva ora, ma non riuscii a convincere nessuno, credo, che le mie azioni avessero un buon movente. Era Dio che mi illuminava, ma non riuscii a convincere nessuno, credo, che i miei pensieri fossero profondi e limpidi. Ho lavorato, per quel che ho potuto. Ho fatto il bene secondo che dice il Vangelo: in silenzio, “senza suonare la tromba per farmi notare”, “senza che la mia mano sinistra sapesse cosa faceva la mia mano destra”, senza vantarmi e pretendere qualcosa in cambio da Dio, per amore al prossimo e a Dio. Non ho mai sentito la chiamata da Dio a vivere la mia fede nel celibato. Ho sempre sentito la necessità di una compagna. L'ho trovata solo una volta, per breve tempo, quando ero tra i giovani della parrocchia. Poi non l'ho più trovata, o se credevo di averla trovata, lei non era dello stesso parere e viceversa.
Sui 25 anni ho sentito su di me il peccato del mondo che mi schiacciava, ho sentito dentro di me che Dio mi aveva abbandonato. Ero pazzo di dolore. Ero un mistico senza fede, un povero Cristo che non ha più ragione di credere in Dio. Un dannato. Ho sentito che Dio era capace di farmi sentire il Suo amore anche in questo stato e ho ripreso piano piano coraggio. Ho combattuto contro i desideri della carne e Dio mi premierà solo perché ho combattuto con tutta la mia buona volontà, non perché sono stato un esempio di purezza. Come risultato di questa lotta mi sono liberato dall'ossessione del sesso, ossessione che hanno la maggior parte dei giovani cresciuti come me. Per me ora il sesso è una inclinazione naturale da indirizzare nella giusta maniera e non è più un'ossessione. Ho preso come ideale di purezza, la purezza virginale della Madonna, così so che non mi posso sbagliare, non più ora! Ho trovato dei buoni amici, un paio, ma buoni! E ho trovato altri amici, non buoni come quei due, ma sempre amici! Ho evangelizzato, e lo faccio sempre dove posso, con il silenzio e con la parola e con le opere. Ho portato la mia testimonianza e il mio amore, Gesù, che non è più un amore leggero come agli inizi, è un amore sofferto, ma sempre amore! Insieme a uno dei miei amici buoni ho organizzato incontri spirituali e di preghiera. Abbiamo evangelizzato e portato qualcuno alla frequenza della S.Messa e dei Sacramenti, anche se non si tratta di conversioni di quelle folgoranti, almeno non per il momento. Io cerco di frequentare la S.Messa e i Sacramenti (Confessione e Comunione) per quanto posso e sento in ciò la presenza divina di Cristo Gesù. Ma allo stesso modo sento che Dio stesso mi tiene lontano da ciò in certi periodi, e questo fa parte del mio cammino di condivisione con il mondo ateo.

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