Spazio e tempo. Esistono concetti più eterei e tuttavia così radicati nella nostra concezione dell'universo che ci circonda come lo spazio e il tempo? Sentite cosa dice Einstein del tempo: “Le esperienze individuali ci appaiono organizzate in modo tale che i singoli eventi che si è in grado di ricordare sembrano ordinati secondo il criterio del prima e del dopo, criterio che non può essere analizzato ulteriormente”. Memorabile questa definizione di Einstein del tempo in cui si è costretti a riconoscere due concetti: il prima e il dopo, che sono concetti che non possono essere analizzati ulteriormente. E Sant'Agostino disse: “Se mi domandi cos'è il tempo lo so, se devo spiegare che cos'è non lo so più”. Ma i fisici sono pragmatici e da Einstein in poi tagliano corto dicendo: “Lo spazio è quella cosa che si misura con un regolo rigido e il tempo è quella cosa che si misura con l'orologio”. E' nota anche un'altra affermazione di Einstein riguardo allo spazio: “Lo spazio desta molti sospetti, perché tutti gli oggetti iniziano e terminano in esso”. Se mi chiedete che cosa volesse dire Einstein con questa frase taglio corto anch'io e dico che credo volesse dire che sono gli oggetti che ci danno il senso dello spazio e senza gli oggetti non avremmo il senso dello spazio. Ad ogni modo Einstein introdusse la più grande rivoluzione riguardo ai concetti dello spazio e del tempo. Egli arrivò a formulare che il tempo poteva scorrere in maniera differente tra due osservatori in moto uno rispetto all'altro. Sebbene ancora non sappiamo con esattezza che cosa sia lo spazio e che cosa sia il tempo, questa concezione di Einstein non è stata invalidata da nessun esperimento. (Infatti si è riscontrato che particelle accelerate quasi fino alla velocità della luce hanno dei tempi di decadimento maggiori, proprio secondo le equazioni della teoria della relatività di Einstein). Ma un genio come Einstein non poteva fermarsi a rivoluzionare solo il concetto del tempo e rivoluzionò in maniera drastica anche il concetto dello spazio. Egli introdusse lo “spazio curvo”, che spiegato nella maniera più semplice possibile è come dire che io, procedendo in linea retta potrei (al limite) arrivare al punto di partenza, proprio come se stessi procedendo diritto sulla superficie di una sfera. Voi mi direte: “Ma una sfera è una sfera ed è curva e invece andare in linea retta è un'altra cosa”. E io allora sarò costretto a rispondervi: ma che cos'è una linea retta? Facciamolo stabilire ai raggi di luce. Stabiliamo che essi viaggino sempre in linea retta e così essi ci daranno la geometria dell'universo. Sta di fatto che essi, i raggi di luce provenienti da alcune stelle, passando vicino al sole durante l'eclisse del 1919, si trovavano in luoghi leggermenti diversi da dove dovevano essere e questo conformemente alla teoria della relatività generale di Einstein: la grande massa del sole aveva modificato la geometria dello spazio intorno a sé così come aveva predetto Einstein! Questo che ho seguito io non è proprio il ragionamento seguito da Einstein ma la sostanza è la stessa!
domenica 10 febbraio 2008
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