sabato 23 febbraio 2008

UNA LEGGE MATEMATICA

Tutto quello che noi pensiamo e poi di conseguenza facciamo si diffonde nel mondo circostante, così come si diffondono le onde elettromagnetiche e le onde sonore. Se ciascuno di noi pensasse a questo sicuramente avremmo un mondo migliore. Ciascuno di noi deve pensare di essere importante nell'impartire una direzione ai comportamenti di tutti gli uomini. Così come ognuno di noi pensa di essere importante quando va a votare alle elezioni politiche. Quante volte con i nostri comportamenti non avremmo potuto essere determinanti nell'impartire certi tipi di comportamento al mondo intiero? Quanti di noi pensano di ridurre, fino ad annullare, le guerre, le liti, i soprusi, le ingiustizie del mondo, solamente con il proprio comportamento corretto? Eppure ognuno di noi, quando va a votare per le elezioni politiche, pensa di essere importante, determinante addirittura. Perché esiste questa disparità di vedute e non tutti sono d'accordo sull'efficacia del proprio comportamento corretto? Non dobbiamo mai scoraggiarci e credere sempre nell'efficacia del nostro esempio. Perché le coscienze degli uomini lavorano in silenzio e proprio là dove noi non pensiamo il nostro comportamento corretto avrà dato i suoi buoni frutti. E poi questa è una legge matematica, che si verifica sempre, perché Dio non permette mai che nessuna cosa buona che venga dal nostro buon cuore si vada a perdere ma permette che venga moltiplicata nell'universo fino all'infinito. Ma se il nostro agire sarà dettato da fini egoistici e presuntuosi, allora Dio distoglierà il suo sguardo dalla terra e permetterà che la terra sia colpita da ogni genere di castighi, affinché gli uomini assaporino l'amaro frutto del loro cuore freddo e insensibile.

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