domenica 4 maggio 2008

L'AMORE HA I SUOI TEMPI....CHE NON SONO I NOSTRI....

Io sono cresciuto tra ragazzi comuni, senza una impostazione religiosa particolare. Nessuno mi ha insegnato che il sesso va vissuto all'interno del matrimonio o che bisogna temperare l'istinto sessuale. Fin da ragazzino ho dato via libera alla fantasia sessuale, come gli altri ragazzi della mia età. Dico fantasia, perché poi la mia timidezza, da ragazzino, mi ha impedito di passare ai fatti con donne vere, di carne e ossa. Con il crescere è cresciuta la mia sensibilità ed è sbocciata la mia religiosità, e il valore della fedeltà per me è diventato una cosa importante, una cosa di un valore assoluto: “non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te” o meglio “fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te”. Il sesso è qualcosa di esplosivo , soprattuto in un ragazzo, ma assomiglia a un fuoco d'artificio che alla fine lascia i resti inceneriti, invece l'amore è qualcosa che ti riempe totalmente senza deludere. La mia religiosità in qualche modo mi ha impedito di essere uno come ce ne erano tanti, che si divertono con le donne e non si fanno nessuno scrupolo. Io lo scrupolo me lo facevo. A me interessava più di ogni altra cosa l'amore di una donna e l'amore di Dio. La mia unica fidanzata (ora sono single) l'ho conosciuta quando ho cominciato a frequentare un ambiente di giovani fedeli cattolici. Nel contempo avevo l'opportunità di apprendere, da gente che viveva la fede in modo autentico, uomini di Dio, quale fosse l'autentico pensiero della Chiesa in merito alla sessualità e all'amore tra un uomo e una donna. Devo dire che sapere che non avrei potuto avere rapporti con la mia fidanzata prima del matrimonio è stata per me una cosa dolorosa e umiliante. Lo dico senza vergogna, perché è così, anche se adesso questa cosa è stata da me pienamente accettata e forse non mi interessa nemmeno più di tanto. Gli stimoli sessuali sono in me ben vivi, ma per me non sono la cosa più importante. Li vivo quasi come un inganno, una cosa che ti chiama per poi lasciarti niente o quasi. Dico questo per dire che io non sono e non mi sento affatto diverso dagli altri. Io posso davvero capire i giovani che reagiscono all'insegnamento della Chiesa come se essa volesse togliere loro la cosa più importante che hanno: avere un rapporto intimo con la propria dolce metà. Lo posso capire perché ho vissuto anche io questo insegnamento come una severa proibizione.
Devo dire però che quando ero come ero prima c'era un'ambiguità di sentimenti da parte mia. Perché se avessi saputo che la mia fidanzata era una a cui piaceva tanto fare l'amore la avrei considerata una ragazza leggera, però quando ho saputo che lei aveva l'intenzione di seguire l'insegnamento della Chiesa, ci rimasi davvero male. Ora non ho questa ambiguità di sentimenti e apprezzerei davvero molto una ragazza, ipotetica fidanzata, che mi dicesse che volesse seguire l'insegnamento della Chiesa e non avere rapporti prima del matrimonio. Allora si può vedere che è amore anche il conservare la propria verginità, non solo darla via. L'amore è quando io sono padrone di una cosa e la dò via quando è opportuno e la conservo quando è opportuno. L'amore ha i suoi tempi....che non sono i nostri, come sempre....
“Il Mio tempo non è ancora venuto, il vostro invece è sempre pronto” (Gv 7,6) dice Gesù ai Suoi cugini che vogliono che Egli si manifesti subito al mondo. E ancora in Matteo 24,36 Gesù dice: “Quanto a quel giorno e a quell'ora, però, nessuno lo sa, neanche gli angeli del cielo e neppure il Figlio, ma solo il Padre”. E in Matteo 24,42: “Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Questo considerate: se il padrone di casa sapesse in quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi state pronti, perché nell'ora che non immaginate, il Figlio dell'uomo verrà”. Infine “Interrogato dai farisei: «Quando verrà il regno di Dio?», rispose: «il regno di Dio non viene in modo da attirare l'attenzione, e nessuno dirà: Eccolo qui, o: eccolo là. Perché il regno di Dio è in mezzo a voi!»”

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