sabato 26 aprile 2008

PRIMA DELLA GLORIA VIENE L'UMILTA', PRIMA DELLA ROVINA VIENE LA SUPERBIA

Forse dai post precedenti si potrebbe avere l'impressione di un negativismo assoluto. Ci sarà qualcosa di buono, o ciò che fa l'uomo è tutto negativo? Sicuramente le buone opere ci sono. Ovviamente tutto procede dalla bontà dell'uomo. “Dai frutti si conosce l'albero” diceva il divino Maestro. Dalla bontà delle opere dell'uomo si conosce la bontà dell'uomo. Io penso che la questione si ponga in questi semplici termini: quando l'uomo pensa di fare assolutamente bene allora è lì che deve fare attenzione, che non gli sfugga qualche cosa di molto importante. Invece quando l'uomo è umile e non pensa di essere giunto alla perfezione della sua arte, ma si interroga e si lascia mettere in gioco, allora è molto probabile che da lui nascano opere buone. Nella Scrittura leggiamo, e questo vale in assoluto, per le opere e per tutta la vita dell'uomo: “Prima della gloria viene l'umiltà, prima della rovina viene la superbia”. Dunque io non voglio giudicare nessuna opera, nemmeno quelle di cui ho parlato nei post precedenti. Lascio che a giudicare ogni opera dell'uomo sia questa espressione della Bibbia: “Prima della gloria viene l'umiltà, prima della rovina viene la superbia”. Ognuno esamini se stesso e pensi se a fondamento delle sue opere, intendendo con questo termine tutte le opere dell'uomo, anche le opere verso il suo prossimo, ci sia l'umiltà o ci sia la superbia.

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