giovedì 13 marzo 2008

PADRE NOSTRO

E' lo stesso Gesù Cristo che ci ha insegnato a chiamare Dio: “Papà, Padre”! Egli chiamava Dio: “Padre Mio e Padre vostro” e poi ci ha regalato quella meravigliosa quanto semplice preghiera del Padre nostro.

Padre nostro che sei nei cieli
Sia santificato il Tuo Nome
Venga il Tuo Regno
Sia fatta la Tua volontà come in Cielo così in terra
Dacci oggi il nostro pane quotidiano
Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori
Non ci indurre in tentazione
Liberaci dal male.

Subito si rivolge a Dio chiamandolo: “Padre” e Padre Celeste, non un Padre qualunque. Poi ci sono 3 petizioni che riguardano gli interessi di Dio. Sia santificato il Tuo Nome, cioè che tutti ti riconoscano come Padre Altissimo Santissimo e amabile. Che venga il Tuo Regno e che venga già a cominciare da ora, dalla terra, perciò “sia fatta la Tua volontà come in Cielo così in terra”. Poi ci sono le 4 petizioni che riguardano direttamente noi uomini. Innanzitutto le nostre necessità quotidiane, giorno per giorno: “dacci oggi il nostro pane quotidiano”. Poi chiede a Dio di perdonarci (“rimetti a noi i nostri debiti”) perché sa che se i nostri cuori non si sentono perdonati non riescono a essere felici. Senza ipocrisie. Come noi chiediamo a Dio Padre di perdonarci, così noi dobbiamo essere pronti a perdonare ai nostri debitori. “Non ci indurre in tentazione” è stato precisato linguisticamente meglio dalla CEI (Conferenza Episcopale Italiana) con “non ci abbandonare alla tentazione”. Anche questo dobbiamo chiedere a Dio, di non abbandonarci alla tentazione, se davvero temiamo la tentazione. Infine chiediamo a Dio di liberarci dal male.

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