sabato 22 marzo 2008

LA SANTA SINDONE

Esiste al mondo il ritratto di un volto che più bello non c'è! E' il ritratto del volto che si vede nella Santa Sindone, o meglio nel negativo fotografico della Santa Sindone. Sì, perché l'immagine così bella che ci fanno di solito vedere non è quella che si vede osservando direttamente il sacro lenzuolo, che era anche l'unico modo che avevano i nostri antenati di osservare la Sindone. Infatti il negativo fotografico restituisce così perfettamente quei tratti di un volto umano che non è possibile altrimenti osservare nella visione (fotografica o diretta) del lenzuolo così com'è. Mi ricordo che quando osservavo la riproduzione fotografica della Sindone da fanciullo, non mi diceva granché. Vi vedevo solo un uomo con tanti capelli e tanta barba. E naturalmente ero partecipe anche io dell'idea che circolava che la Sindone fosse un falso medievale. Per me quella non era che la comune opinione di buon senso sulla verità della Sindone. Mi viene ora un sospetto: mi avranno fatto osservare il negativo o il positivo fotografico? La mia incapacità di scorgervi i meravigliosi tratti di un uomo eccezionale, come li riesco a scorgere ora, era data dalla mia infantile età, dalla mia poca esperienza, o solo dal fatto che non avevo sotto mano il negativo fotografico della Sindone? Rimango nel dubbio. Certamente se guardo ora un negativo fotografico del sacro lenzuolo ciò che vi vedo è il divino volto del Redentore dell'uomo. Quei tratti somatici per me sono inestricabilmente legati alla divina umanità del loro possessore. Per me questa è una cosa inesplicabile, ma è così. E del resto c'è un episodio della vita del divino Redentore, raccontata nell'Opera di Maria Valtorta in cui il Redentore stesso chiede a dei bambini (non a degli adulti, nota bene!): -Ditemi, qual è per voi il segno che io sono il Messia?-. E i bambini rispondono, ognuno dicendo qualcosa di diverso. Uno di loro dice: -Che sei bello come un uomo non può esserlo!-. E il divino Redentore accetta queste testimonianze di bambini come testimonianze autentiche! Il divino Redentore ha anche detto, come è riportato nei Vangeli: -Ti ringrazio, o Padre, che hai nascosto queste cose ai sapienti e agli scaltri, e le hai rivelate ai piccoli e agli umili. Sì, o Padre, perché così a Te è piaciuto!-. Sarà forse perché non sono un sapiente e uno scaltro, ma perché sono piccolo ed umile, che nei tratti somatici del negativo fotografico della Santa Sindone riesco a scorgere i tratti del divino e umano Redentore, il Signore Gesù Cristo?
L'autenticità della Santa Sindone è confermata anche nell'Opera di Maria Valtorta e nell'Opera di Vassula Ryden, opera dal titolo: “La vera vita in Dio”, nel primo volume! Perciò io non ho mai più creduto agli scienziati che hanno fatto risalire la datazione della Santa Sindone all'epoca medioevale. E infatti è notizia di questi ultimi giorni che quello stesso scienziato che aveva ottenuto quella datazione non crede più all'esattezza del suo lavoro e vuole compiere altre rilevazioni dal sacro lenzuolo per ottenere un'altra datazione per esso!

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