martedì 15 luglio 2008

STATE ATTENTI ALLA TELA DEL RAGNO!

Quest'oggi ho dovuto, per l'ennesima volta, dire a qualcuno, questa volta a un mio amico, di guardarsi dal maligno, perché egli tende a oscurare le coscienze, vuole fare apparire ogni cosa sotto una luce cattiva. Sì, noi crediamo nell'esistenza del maligno, del diavolo, di satana, del nemico dell'uomo e di Dio, dell'angelo ribelle decaduto perché la superbia si è impadronita di lui, che era il più bello tra le creature create da Dio. Non è che noi ci crediamo perché è comodo attribuire ogni male a lui, quasi a scagionare noi stessi dal male! Noi ci crediamo perché è una verità rivelata da Dio! Non è che credere nella sua esistenza appiana tutte le difficoltà e risolve tutte le perplessità. Un angelo dedito al male, il principe del male, il padre della menzogna. Non è che ci si creda senza un minimo di turbamento. Tuttavia quello che ci è stato insegnato lo rende credibile: non è che egli fosse cattivo, ma lo è diventato nella misura in cui si è allontanato egli stesso da Dio, diventando superbo! Questi sono misteri che rendono credibile la cosa! In quanto alla infinita misericordia di Dio, nulla può toglierci o aggiungerci nulla, anche allontanandosi da Dio! Sono i due estremi entro i quali tutti noi ci dobbiamo muovere: da una parte l'infinita misericordia di Dio e dall'altra l'infinita libertà che Dio stesso ha dato alle Sue creature, che per quanto perfette e recanti l'impronta divina del loro creatore, sono pur sempre delle creature che hanno dei limiti e non portano con loro tutta l'immensità della misericordia di cui è capace il Creatore. Onde per cui tutti noi siamo posti in questo spazio di libertà, tra gli angeli che ci muovono al bene e gli angeli ribelli che ci tentano al male. A che giova sapere che esiste satana? A che giova sapere che esiste un'intelligenza dedita al male? Giova il saperlo perché rende attive le nostre difese! Così ora possiamo sapere che dietro una trama, una trama qualsiasi della nostra vita quotidiana, che sembra dovuta al caso, alla fatalità della vita, all'ingenuità degli uomini, ci può essere e c'è una tela intessuta dal ragno che è satana e che opera cercando di non farsi vedere, per fare cadere nel peccato le creature di Dio, creature delle quali è invidioso, essendo egli stato cacciato dal paradiso!

NON SCORAGGIAMOCI! MAI!

Che cosa ci fa vivere bene? Che cosa ci mette al mondo? La consapevolezza di fare bene il nostro dovere. Allora, coraggio! Anche con fatica! Anche se per farlo è come se dovessimo raschiare il terreno con le mani! Sicuramente i nostri sforzi otterranno dei risultati dei quali gli altri si avvantaggeranno e dei quali ci ringrazieranno, o prima o poi! Ce ne sarà anche per noi, non sarà tutto così pesante e difficile, però cominciamo! A una prima fase in cui tutto sembra duro e inutile, seguirà senz'altro un'altra fase in cui è come se il nostro scavare nella dura terra finalmente avesse trovato una sorgente da cui attingere bene e felicità. Allora, in questa fase, non sarà più così difficile, non come prima, fare bene il nostro dovere! Sarà una fase ricreativa! Allora, non scoraggiamoci! Mai!

lunedì 7 luglio 2008

LA SOCIETA' DI OGGI.

Menzognera. Attaccata alle banalità. Sempre pronta a correre dietro gli idoli: soldi, sesso, successo. Sempre pronta a discorrere di idiozie e a premiare il punto di vista degli idioti. Sempre pronta a ridurre al silenzio chi ti porta la verità. In fuga dalla verità, dal silenzio, dal vero amore, dal vero sacrificio, dalla sincerità, dall'innocenza. Amante del pettegolezzo. Quando ricevi un rimprovero o pensi di ricevere un torto ti imbestialisci. Sempre pronta a rifiutare un aiuto a chi ti chiede un vero aiuto, in nome di mille idiozie che tu sai inventare sul momento. Quando aiuti lo fai sempre con sufficienza e commiserazione, non senza umiliare chi ti ha chiesto l'aiuto. Sempre pronta a piangere, a ingigantire ad arte i tuoi guai perché tutti in coro facciano il lutto su di te. Sempre pronta a calpestare gli altri pur di avere un posto al sole. Blasfema. Nemica di Cristo e del Suo messaggio. Ipocrita. Nemica della povertà di Cristo. Nemica della Croce di Cristo. Tu dici di essere cristiana e vuoi vendetta e non perdono.

venerdì 4 luglio 2008

LA VITA ETERNA E' CHE CONOSCANO TE O DIO E COLUI CHE TU HAI MANDATO, GESU' CRISTO.

La vita eterna è che conoscano Te, o Dio e Colui che Tu hai mandato, Gesù Cristo”.
Così dice Gesù nel Vangelo di Giovanni. La vita eterna infatti è contemplazione di Dio, dell'Essere infinito: “Saremo simili a Lui, perché Lo vedremo così come Egli è” scrive ancora Giovanni in una sua lettera. E ancora S. Paolo: “Infatti, dalla creazione del mondo in poi, le Sue perfezioni invisibili possono essere contemplate con l’intelletto nelle opere da Lui compiute, come la Sua eterna potenza e divinità. (Rm 1,20)”. Quindi S. Paolo dice che nella creazione si contemplano le invisibili perfezioni di Dio. Pensiamo alla prodigiosa immensità della creazione, alla natura, alle foreste sterminate, a tutti gli innumerevoli corsi d'acqua, a tutte le creature, a tutta la flora e la fauna, alla creazione inanimata come le pietre e i minerali, ai cieli e a tutto ciò che contengono, con gli innumerevoli luminosi astri e le innumerevoli galassie, dove non si riesce a vedere una fine e a tenere un conteggio. Pensiamo alle creazioni dell'ingegno umano, alle opere d'arte e architettoniche, alla musica e a tutte le opere umane di investigazione scientifica. Questa infinità non si sottrae a un'opera di catalogazione e di investigazione umana. Rimane in parte intellegibile dall'intelletto umano. Einstein disse: “Il più grande mistero dell'universo è che esso sia comprensibile”. Come può la coscienza umana, che è parte del processo di creazione dell'universo, comprendere l'universo stesso dal quale discende? Questo ovviamente è il punto di vista scientifico ed evoluzionistico, perché dal punto di vista della fede, la creazione dell'anima umana è superiore alla creazione dell'universo inteso solo materialmente. Esistono un ordine e un'armonia sovrani in tutta la creazione di Dio. Noi possiamo contemplare le perfezioni invisibili di Dio contemplando la creazione. Se investighiamo la creazione attenendoci ai principi di ordine e armonia e cioè seguendo un metodo scientifico ci accorgiamo che le perfezioni della creazione sono infinite e che non è possibile stabilire una legge naturale in modo definitivo che non debba in futuro essere superata e sostituita da una legge più completa e più comprensiva. Einstein disse anche: “Sottile è il Signore, ma non malizioso”, intendendo con ciò dire che se Egli ci nasconde qualcosa è perché la natura è “essenzialmente sublime”. E' proprio contemplando la natura in modo scientifico e cioè catalogandola che ci accorgiamo dell'infinità del Suo infinito Creatore. Impossessandoci di ciò che più che ci caratterizza come uomini e cioè della ragione, la quale ragione ci spinge a investigare la natura in modo scientifico e a catalogarla, ci accorgiamo che la nostra investigazione ci porta a un Essere infinito, che ha la divina capacità di non esaurirsi mai.

giovedì 3 luglio 2008

SCRIVO D'AMORE

Scrivo d'amore.
Una ragazza che mi ama.
Una donna ormai.
Un sogno incastonato a metà del mio viaggio.
Un sogno dissoltosi come il vento.
Il vento leggero che “non sai da dove venga né dove vada”.
Il vento leggero che ci ha sollevato
e fatti cadere uno vicino all'altra.
Il vento leggero che ci ha sollevato ancora un po'
e fatti cadere una lontana dall'altro.
Il vento leggero che ancora ci solleva
e ci farà riincontrare
perché il sogno possa durare.
I sogni belli sono leggeri come il vento..

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