mercoledì 30 settembre 2009

Italia dei Valori: segno profetico della politica del futuro.

Una sinistra addestrata controbatte colpo su colpo a una sinistra destra! Ma è questo che vogliamo? La Bibbia usa l'espressione -non sapere distinguere la destra dalla sinistra- per indicare degli infanti che ancora non sanno distinguere il bene dal male! Io credo che i governi mondiali, divisi tra destra e sinistra, ancora siano in una fase puerile della storia della democrazia, e fanno confusione, non sanno distinguere la destra dalla sinistra, ossia il bene dal male! Un organismo ben equilibrato assume e riconosce entrambe le parti, la parte destra e la parte sinistra! Beppe Grillo dice bene che -i concetti di destra e sinistra non esistono più, sono superati-. E così Antonio Di Pietro, leader dell'Italia dei Valori, dice di non essere né di destra e né di sinistra (Youtube: IDVSTAFF - Né destra né sinistra) ! Io credo che il partito dell'Italia dei Valori sia (pur con tutti i limiti del caso, perchè nessuno è perfetto) il partito del futuro! Credo che sia un segno profetico per il futuro! Già nel nome non si indica una appartenenza di parte destra o sinistra e né un'ideologia astratta, ma si indica qualcosa che appartiene a tutti e che dovrebbe stare a cuore a tutti e cioé: i valori. Nel programma si propone la legalità, la trasparenza, con proposte concrete e non astratte! Come per esempio la proposta di tenere la Rai, servizio pubblico, estranea alla lottizzazione dei partiti e come la proposta di ridimensionare, secondo criteri razionali e non secondo criteri di avidità, il cosidetto “rimborso per le spese elettorali dei partiti”, proposta nella quale il partito dell'Italia dei Valori non è stato appoggiato dagli altri partiti ma è stato lasciato (vergognosamente) da solo (Youtube: IDVSTAFF - Soli contro tutti) !

giovedì 24 settembre 2009

Nessun uomo può vedere il volto di Dio e restare vivo.

"Nessun uomo può vedere il volto di Dio e restare vivo". Sono le parole che il Signore stesso rivolge a Mosé prima di dargli le tavole della legge! Perciò gli dice ancora: "quando passerà la mia Gloria, io ti porrò nella cavità della rupe e ti coprirò con la mano finché sarò passato. Poi toglierò la mano e vedrai le mie spalle, ma il mio volto non lo si può vedere". (Esodo, cap. 33).
Così anche secondo le rivelazioni private ricevute da Maria Valtorta si può leggere che non si può restare vivi un solo minuto conoscendo alla perfezione una sola delle verità divine. E nelle testimonianze di coloro (o alcuni di coloro) che sono stati giudicati "clinicamente morti" dai medici e poi inspiegabilmente, secondo la scienza medica, sono tornati in vita ("La vita oltre la vita" di R. Moody) si racconta di un misterioso valico, percepito in diversi modi da costoro, tipo un fossato o qualcosa del genere. Costoro raccontano che sapevano che se avessero attraversato quel valico o quella porta non avrebbero più potuto tornare indietro. Ma poi qualcosa li ha fatti ritornare nel loro corpo! Ciò a testimonianza del fatto che una volta arrivati nel paradiso di Dio, presso Dio, non è più possibile tornare a vivere su questa terra. Come se un pulcino volesse tornare a vivere di nuovo nel suo guscio! Non lo può fare. Dio è incontenibile, non può essere contenuto in un'anima che vive ancora nel suo corpo, sempre secondo le rivelazioni date a Maria Valtorta. Vale qui la pena di citare S. Giovanni Apostolo nella sua prima lettera, cap.3: "Saremo simili a Dio, perché lo vedremo così come egli è".
L'esperienza raccontata dal sommo poeta Dante Alighieri, nell'ultimo capitolo della sua opera divina, sembrerebbe contraddire questa verità biblica, che nessuno può vedere Dio e rimanere vivo. Ma ad una attenta analisi, vediamo che non la contraddice, ma piuttosto aiuta a comprenderla meglio! Infatti leggiamo (Paradiso Canto XXXIII) che S. Bernardo prega la Vergine di conservargli sane le sue facoltà (li affetti suoi) dopo tale visione e infatti il poeta ci riferisce che non si può ricordare della visione avuta! Dante può rimanere vivo senza morire, perché non si ricorda più nulla della visione e ce lo dice diffusamente in più terzine!
Dice solo che ancor mi distilla nel core il dolce che nacque da essa visione. Gli è rimasto qualcosa. L'infinita dolcezza della sublime visione gli è rimasta in qualche modo, pur non ricordandone il contenuto! Fa la similitudine di uno che si sveglia da un sogno e non si ricorda nulla, ma la passione impressa rimane dentro di lui (vv. 58-60).
E' chiaro che ciò che non è più contenuto nell'intelletto di Dante non può farlo impazzire. Ha visto ma è come se non avesse visto, perché il contenuto della visione non fa più parte del suo intelletto. Tutto ciò ci dovrebbe, una volta di più, fare comprendere che nella lettura della Sacra Parola è lo spirito che conta e non la lettera, come dice S. Paolo. Tutto questo non contraddice sostanzialmente la Parola di Dio dell'Antico Testamento: "Nessuno può vedere il mio volto e restare vivo", ma ne precisa meglio il significato e i contorni, per coloro che hanno volontà di approfondire i significati biblici, ovviamente.
Anche Lazzaro, risuscitato da morte dal Signore Gesù, dopo quattro giorni, non riferisce niente della sua esperienza nel mondo dell'aldilà, il Vangelo non dice nulla che riporti la sua esperienza nell'altro mondo. In Maria Valtorta possiamo leggere che il Signore Gesù domanda a Lazzaro: - Che cosa ti ricordi?-. E Lazzaro risponde: -Assolutamente nulla-. In Lazzaro non c'è nemmeno il ricordo del ricordo del ricordo, diversamente da Dante. E il Signore Gesù soggiunge: -Già, coloro che ritornano non possono raccontare!-.
Gloria a Dio! Amen! Alleluja!

martedì 22 settembre 2009

Canto XXXIII Paradiso.

Youtube: Canto XXXIII Paradiso Dante Alighieri


3      Vergine Madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d'etterno consiglio,
6      tu se' colei che l'umana natura
nobilitasti sì, che 'l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.
9      Nel ventre tuo si raccese l'amore,
per lo cui caldo ne l'etterna pace
così è germinato questo fiore.
12      Qui se' a noi meridïana face
di caritate, e giuso, intra ' mortali,
se' di speranza fontana vivace.
15      Donna, se' tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia e a te non ricorre,
sua disïanza vuol volar sanz'ali.
18      La tua benignità non pur soccorre
a chi domanda, ma molte fïate
liberamente al dimandar precorre.
21      In te misericordia, in te pietate,
in te magnificenza, in te s'aduna
quantunque in creatura è di bontate.
24      Or questi, che da l'infima lacuna
de l'universo infin qui ha vedute
le vite spiritali ad una ad una,
27      supplica a te, per grazia, di virtute
tanto, che possa con li occhi levarsi
più alto verso l'ultima salute.
30      E io, che mai per mio veder non arsi
più ch'i' fo per lo suo, tutti miei prieghi
ti porgo, e priego che non sieno scarsi,
33      perché tu ogne nube li disleghi
di sua mortalità co' prieghi tuoi,
sì che 'l sommo piacer li si dispieghi.
36      Ancor ti priego, regina, che puoi
ciò che tu vuoli, che conservi sani,
dopo tanto veder, li affetti suoi.
39      Vinca tua guardia i movimenti umani:
vedi Beatrice con quanti beati
per li miei prieghi ti chiudon le mani!".
42      Li occhi da Dio diletti e venerati,
fissi ne l'orator, ne dimostraro
quanto i devoti prieghi le son grati;
45      indi a l'etterno lume s'addrizzaro,
nel qual non si dee creder che s'invii
per creatura l'occhio tanto chiaro.
48      E io ch'al fine di tutt'i disii
appropinquava, sì com'io dovea,
l'ardor del desiderio in me finii.
51      Bernardo m'accennava, e sorridea,
perch'io guardassi suso; ma io era
già per me stesso tal qual ei volea:
54      ché la mia vista, venendo sincera,
e più e più intrava per lo raggio
de l'alta luce che da sé è vera.
57      Da quinci innanzi il mio veder fu maggio
che 'l parlar mostra, ch'a tal vista cede,
e cede la memoria a tanto oltraggio.
60      Qual è colüi che sognando vede,
che dopo 'l sogno la passione impressa
rimane, e l'altro a la mente non riede,
63      cotal son io, ché quasi tutta cessa
mia visïone, e ancor mi distilla
nel core il dolce che nacque da essa.
66      Così la neve al sol si disigilla;
così al vento ne le foglie levi
si perdea la sentenza di Sibilla.
69      O somma luce che tanto ti levi
da' concetti mortali, a la mia mente
ripresta un poco di quel che parevi,
72      e fa la lingua mia tanto possente,
ch'una favilla sol de la tua gloria
possa lasciare a la futura gente;
75      ché, per tornare alquanto a mia memoria
e per sonare un poco in questi versi,
più si conceperà di tua vittoria.
78      Io credo, per l'acume ch'io soffersi
del vivo raggio, ch'i' sarei smarrito,
se li occhi miei da lui fossero aversi.
81      E' mi ricorda ch'io fui più ardito
per questo a sostener, tanto ch'i' giunsi
l'aspetto mio col valore infinito.
84      Oh abbondante grazia ond'io presunsi
ficcar lo viso per la luce etterna,
tanto che la veduta vi consunsi!
87      Nel suo profondo vidi che s'interna,
legato con amore in un volume,
ciò che per l'universo si squaderna:
90      sustanze e accidenti e lor costume
quasi conflati insieme, per tal modo
che ciò ch'i' dico è un semplice lume.
93      La forma universal di questo nodo
credo ch'i' vidi, perché più di largo,
dicendo questo, mi sento ch'i' godo.
96      Un punto solo m'è maggior letargo
che venticinque secoli a la 'mpresa
che fé Nettuno ammirar l'ombra d'Argo.
99      Così la mente mia, tutta sospesa,
mirava fissa, immobile e attenta,
e sempre di mirar faceasi accesa.
102      A quella luce cotal si diventa,
che volgersi da lei per altro aspetto
è impossibil che mai si consenta;
105      però che 'l ben, ch'è del volere obietto,
tutto s'accoglie in lei, e fuor di quella
è defettivo ciò ch'è lì perfetto.
108      Omai sarà più corta mia favella,
pur a quel ch'io ricordo, che d'un fante
che bagni ancor la lingua a la mammella.
111      Non perché più ch'un semplice sembiante
fosse nel vivo lume ch'io mirava,
che tal è sempre qual s'era davante;
114      ma per la vista che s'avvalorava
in me guardando, una sola parvenza,
mutandom'io, a me si travagliava.
117      Ne la profonda e chiara sussistenza
de l'alto lume parvermi tre giri
di tre colori e d'una contenenza;
120      e l'un da l'altro come iri da iri
parea reflesso, e 'l terzo parea foco
che quinci e quindi igualmente si spiri.
123      Oh quanto è corto il dire e come fioco
al mio concetto! e questo, a quel ch'i' vidi,
è tanto, che non basta a dicer "poco".
126      O luce etterna che sola in te sidi,
sola t'intendi, e da te intelletta
e intendente te ami e arridi!
129      Quella circulazion che sì concetta
pareva in te come lume reflesso,
da li occhi miei alquanto circunspetta,
132      dentro da sé, del suo colore stesso,
mi parve pinta de la nostra effige:
per che 'l mio viso in lei tutto era messo.
135      Qual è 'l geomètra che tutto s'affige
per misurar lo cerchio, e non ritrova,
pensando, quel principio ond'elli indige,
138      tal era io a quella vista nova:
veder voleva come si convenne
l'imago al cerchio e come vi s'indova;
141      ma non eran da ciò le proprie penne:
se non che la mia mente fu percossa
da un fulgore in che sua voglia venne.
144      A l'alta fantasia qui mancò possa;
ma già volgeva il mio disio e 'l velle,
sì come rota ch'igualmente è mossa,
      l'amor che move il sole e l'altre stelle.

mercoledì 9 settembre 2009

In attesa di una "disinfestazione" in Parlamento....

Beppe Grillo ha raccolto 350.000 firme in un giorno (V-day, 8 settembre 2007) per una proposta di legge d'iniziativa popolare chiamata "Parlamento pulito". Le firme (ne bastavano solo 50.000) sono state consegnate in sede parlamentare quasi due anni fa e ancora non se ne è discusso. C'erano cose più importanti da discutere sicuramente, tra le quali cose il lodo Alfano (ammesso che del lodo Alfano se ne sia discusso nei termini indicati dalla Costituzione)!
La proposta di legge prevede 3 cose:
1) Un parlamento pulito, e cioè chi ha problemi con la giustizia non può fare il parlamentare!(Abbiamo un record di una ventina di parlamentari condannati in via definitiva!)
2) Un massimo per i parlamentari di 2 legislature (quindi un massimo di 10 anni di attività politica)
3) Che i cittadini possano scegliere direttamente un candidato, cosa che con la legge elettorale attuale (la cosidetta legge porcellum) non possono fare!
Io sarei d'accordo sui punti 1) e 3) ma non sul punto 2).
L'attività politica deve essere vissuta come un servizio al paese e su questo sono d'accordo anche io, ma chi può dire quanto deve durare il servizio al paese? Se questa proposta ha l'intento di fermare chi vuole approfittare del privilegio di essere parlamentare, però può rivelarsi un boomerang perché c'è il rischio che qualcuno, animato da buoni intenti venga fermato, scaduti i 10 anni, in qualche buona battaglia nel servizio del paese, magari proprio nel bel mezzo della lotta! No, non posso essere d'accordo! Non è aumentando il numero di quelli che possono entrare in politica che si aumenta la qualità della politica! Sarebbe sufficiente che venisse attuato, con la massima efficacia, il punto 3) . Sarebbe sufficiente avere le garanzie che ognuno in Parlamento venga veramente eletto dal popolo, per volontà popolare!
Io credo che si ha il dovere di essere molto specifici quando si fanno queste proposte di legge, per evitare che alla fine si ritorcano contro chi le fa e contro la buona volontà del popolo! Auspico comunque che la proposta di legge "Parlamento pulito" venga discussa al più presto in Parlamento, quanto meno perché venga approvata nei punti 1) e 3).
Credo anche che non sia opportuno ridurre il numero dei parlamentari, per non penalizzare il pluralismo in Parlamento! Invece di dimezzare il numero dei parlamentari io penso che sarebbe sufficiente dimezzare i loro stipendi e così renderli più in linea con gli stipendi medi del popolo italiano! Il numero dei deputati è 630 e il numero dei senatori eletti è la metà: 315.
630 = 2 *3 * 3 * 5 * 7 , cioè è composto da numeri semplici (cioè piccoli) 2,3,5 e 7! Io credo nel simbolismo dei numeri e questà semplicità io la giudico come buon segno a testimonianza (secondo me) ulteriore della buona stella che ha ispirato i padri costituenti della nostra Costituzione, che resta una delle migliori (se fosse veramente applicata, ovvio)! Ho consultato, in modo casuale, dei volumi dell'Enciclopedia National Geographic e ho constatato che il numero dei parlamentari degli altri paesi non poteva mai essere scomposto in numeri così semplici come il numero dei nostri parlamentari! Crediamo e seguiamo i segni!

Vuoti a perdere.


I profughi dell'Africa, passando dalla Libia vengono imprigionati, torturati dalla polizia libica, le donne violentate, rivenduti ai trafficanti, e poi di nuovo imprigionati e torturati, anche per anni, fino a che non possono pagare di nuovo e ora, grazie all'accordo Italia-Libia, vengono nuovamente respinti in Libia o lasciati a vagare in mare come fossero vuoti a perdere perché nessuno si vuole fare complice del "reato di clandestinità". Il tutto con la vergognosa complicità del governo Berlusconi e del colonnello Gheddafi. 
www.rai.tv : "Respinti" - Presa Diretta, andato in onda su rai3 il 6/09/2009

martedì 8 settembre 2009

Possa il tuo creatore essere benigno verso di te! (Saluto mio personale a Mike Bongiorno)

Negli ultimi tempi abbiamo assistito a una gara di adulazione da parte di personaggi pubblici nei confronti del "Re della TV", Mike Bongiorno, chissà perché, forse solo perchè siamo tanto bravi in questo sport, nello sport della "adulazione". Io lo rispetto come persona umana, così come rispetto ogni persona umana, ma sinceramente non credo che avesse delle qualità eccezionali o meglio credo che non le abbia fatte fruttare! Non vedo perché dovrei sostenere il contrario, oggi, giorno in cui egli ha lasciato questa terra, visto che quello che penso lo pensavo prima, lo penso ora e credo che lo penserò in futuro! E non credo che sia corretto sostenere qualcosa in contrasto con i propri pensieri! Al limite è molto meglio tacere! Può darsi che io mi sbagli, ma fintantoché nessuno mi dimostrerà qualche evidente qualità eccezionale di Mike Bongiorno io continuerò a pensarla allo stesso modo di adesso! Penso che lui sia stato egoista quando, avendo già un congruo stipendio, ha accettato di buttarsi a capofitto, con grande convinzione, nelle telepromozioni, per "arrotondare lo stipendio" secondo le sue parole! Non credo che "arrotondare lo stipendio" sia una ragione seria e valida per giustificare una nostra qualsiasi attività, a meno che non ci sia una reale necessità di denaro e non credo che questo fosse il suo caso! Per fare poi gli interessi di qualche grosso marchio pubblicitario! Sono rimasto deluso dal suo comportamento, per esempio, quando hanno riproposto in tv il filmato di come lui aveva trattato male Antonella Elia. In una delle sue trasmissioni a quiz, una signora aveva vinto una pelliccia. Però, poiché la signora aveva una coscienza ecologista (o animalista), rifiutò la pelliccia dicendo che era "obiettore di coscienza"! Al che Antonella Elia esplose in una naturale manifestazione di contentezza, complimentandosi con la signora! Una bella scena, una scena di una manifestazione di una gioia naturale, umana, fanciullesca, primitiva e bella, ahimé subito stroncata da Mike Bongiorno che ha inveito ferocemente contro Antonella Elia e rivendicando la signorìa del marchio pubblicitario che deve signoreggiare su tutto, anche sulla manifestazione di gioia di una fanciullesca Antonella Elia che si congratulava per la vittoria, una volta tanto, dei poveri animali uccisi e a dispetto degli interessi del marchio pubblicitario! Quando si diventa servi del marchio pubblicitario e non si sa apprezzare la felicità per la vita degli animali, felicità naturale insopprimibile che nessuna signorìa potrà mai sopprimere, anche se si lavora per queste signorìe, mi domando dove sia la sagacia, l'umanità, il rispetto altrui (sia verso gli uomini che verso gli animali) di questo che ci vogliono fare credere un grande presentatore tv e che secondo me, continuo a ripetere, non è che un personaggio mediocre, così come, ahimé, ce ne sono tanti! Io ho rispetto per Mike Bongiorno, ma dico ciò che davvero penso! E ho rispetto tanto più quanto penso che egli sia un povero uomo, un povero uomo come tanti che, purtroppo per lui, non si è saputo elevare al di sopra delle bassezze di cui questo mondo è fatto! Ti saluto Mike Bongiorno! Possa il tuo Creatore essere benigno verso di te! E verso noi tutti! E verso di me che non ho detto altro che la verità del mio pensiero, verità mia e che non posso sopprimere in alcun modo! E che ho bisogno anche io di misericordia e di luce divina!

venerdì 4 settembre 2009

125 milioni di cazzate (2)

Siamo sommersi da 125 milioni di cazzate, così come intendeva dire Celentano con il titolo della sua trasmissione: "125 milioni di cazzate". Eppure basterebbe poco: lasciare emergere l'umanità dell'uomo, quella che abbiamo perso! A me sembra che ognuno abbia una soluzione, che conosca il segreto per curare il male della nostra umanità! Io non ho soluzioni, io HO FEDE! Io ho fede nell'umanità! Ho fede in una umanità che riesca a riacquistare il suo buon senso, che riesca anche a uscire dalla crisi, perché finalmente assorbita in un processo naturale molto più ampio, del quale l'uomo non è che una parte, importante ma non "la più importante"! L'uomo che finalmente esce da se stesso, dal suo egoismo e dalla sua superbia per abbracciarsi con l'Eterno, che per me che sono credente è una persona viva! Non l'ottimismo che dice Berlusconi, il quale, mentre c'è uno tsunami in arrivo (la crisi economica) vuole mettere a tacere questa verità e dice di essere ottimisti! Questa è la sua fede nell'economia del profitto dei potenti a scapito dei deboli! Fiducia e ottimismo, però senza fare finta di non vedere il problema ma cercando soluzioni e soluzioni urgenti! Ci sono due parole poco usate, nuove, che sono "olismo" e "decrescita". L'olismo è considerare un singolo organo come facente parte di un tutto! Non si può curare i mali di un singolo organo come se esistesse solo quello, senza che ci siano anche delle conseguenze collaterali sugli altri organi! Bisogna considerare la salute del mondo nella sua globalità! Che cosa ci appartiene a noi veramente? Come si fa a dire che gli stranieri non possono entrare nella nostra terra? Ma cosa è nostro? Se un fiume attraversa diversi paesi e costruiamo una diga nel nostro paese, non sottraiamo acqua e vita ai paesi successivi? Allora come si fa a parlare di "terra nostra"? Il fiume è di tutti, l'acqua è di tutti, la vita è di tutti e il cielo è di tutti! Il sindaco di 3V(so!), (che secondo il suo cognome non è molto gentile, ma è solo gentilino!) che parla di acque territoriali! Infatti c'è una linea sulle acque del mare al di là della quale il mare non è "nostro" e al di qua invece è mare "nostro"! Nostro! Ma perché? Non dividiamo anche i mari per favore! E' giusto che ci sia una tutela per i cittadini italiani che vivono sul territorio italiano, così come è giusto che la legge tuteli la proprietà privata. Ma tutela non significa possedimento esclusivo! Perché non ci appartiene nemmeno il tumulo di terra che ci seppellirà quando moriremo! E' giusto fare entrare i migranti nel nostro territorio, è giusto secondo il diritto naturale, perché la terra nostra non appartiene esclusivamente a noi! Hai visto mai che i migranti non vengano per aiutarci e insegnarci a vivere e non per rubarci le "nostre" cose? In quanto poi a delinquenza, noi non siamo secondi a nessuno! La decrescita! Tutti che vogliono raggiungere il top! I migliori del mondo, i migliori in Europa! I campioni del mondo di calcio! E i campioni del mondo di stronzate, no? E perché? E se davvero domani tornassimo a illuminarci di sera con la luce delle candele, saremmo poi davvero infelici? E senza internet, saremmo poi davvero infelici? Io non voglio né togliere, né limitare in alcun modo internet, che è l'unica nostra fonte, oggi, di vera informazione, ma la mia domanda è provocatoria. Saremmo davvero infelici e da che cosa dipende o facciamo dipendere la nostra felicità? Meditate gente, meditate! (Meditiamo.......!)

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