mercoledì 1 aprile 2009

CI SONO SEGNALI CHE VENGONO DA PROFONDITA' REMOTE. ASCOLTIAMOLI!

Questo nostro pianeta, per quanto piccolo esso sia, racchiude in se stesso l'infinito: l'infinita perfezione della natura che si rispecchia negli innumerevoli luoghi e nei fondali marini dei suoi 500.000.000 di chilometri quadrati di terre e di acque. Il cielo, che al di sopra delle nubi è così azzurro e terso. La bellissima volta stellata, la quale è oggetto di studio da parte di ricercatori, dalla quale essi ottengono e si attendono informazioni su stelle, sui pianeti extrasolari, su radiazioni cosmiche, su segnali di qualsiasi tipo, su tutto l'universo insomma. Tutto intorno a noi, da qualunque parte ci volgiamo, ci parla di infinito, di silenzioso infinito mistero. Dio parla nel silenzio della natura, così come essa si presenta ai nostri occhi! E anche se stiamo a occhi chiusi, o soprattutto! Eppure, siamo ancora capaci di sentire la voce di Dio che parla nella natura? E che, così parlando, ci restituisce il senso del nostro esserci nel mondo, la nostra identità? Io ritengo che siamo come immersi in una coltre nebbiosa e fumosa, immersi in una specie di frastuono, nel quale circolano sempre e solo, ossessivamente, certe idee e queste idee sono come una nebbia che ci impedisce la visuale cristallina del cielo infinito e terso sopra di noi, sono come un frastuono che ci impedisce di udire la voce di Dio, Padre celeste! Il telegiornale è un appuntamento importante per ogni persona seria (?!), eppure, se ci si rifà solo alle idee, ai modi di pensare del TG e della TV in generale, si rischia di rimanere per sempre soffocati da questa coltre fumosa, senza riuscire a scorgere null'altro, oltre a quelle verità (?!) rozze e noiose, ripetitive fino all'ossessione, che fanno parte del sentire comune! Io credo che si debba ascoltare il TG con un orecchio solo, in modo che l'altro orecchio sia attento a un'informazione che giunga, possibilmente, da qualche altra parte! Così come, con un orecchio solo, credo che si debba ascoltare il parere comune di questa nostra società adagiata nel perbenismo e nel quieto vivere! Io credo che non riusciamo più a sentire null'altro se non le solite idiozie e banalità con le quali ci hanno, da lungo tempo ormai, plagiato il cervello! Per fare un paragone con le onde radio-TV, è come se non riuscissimo più a captare altro se non le solite scemenze! In ogni punto del nostro spazio è noto che arrivano i segnali di tutte le radio e di tutte le TV, a tutte le frequenze, però solo se un apparecchio è abilitato per ricevere un segnale ad una data frequenza, allora lo riceverà. Così per noi! Tutti i segnali arrivano a noi, da ogni parte della natura e del cosmo, da tutte le campane, diciamo, ma noi abbiamo ormai disattivato quei circuiti e non riceviamo più quei segnali a quelle date frequenze! Allora dobbiamo riabilitare quei circuiti che ci permettano di ricevere nuovamente i segnali al di là della coltre fumosa nella quale siamo immersi, segnali più a lungo raggio, che vengano da più lontano e che permettano di fare nuovamente vibrare dentro di noi quelle corde che non vibravano più e che ci fanno sentire vivi nella totalità del nostro essere, perché noi non siamo nati solo per vivere come animali che strisciano su questa terra, ma abbiamo un destino cosmico, un destino celeste. Dobbiamo riabilitare quei circuiti che ricongiungano il nostro essere con il cielo, non solo il cielo cosmico, ma il cielo spirituale, che è la nostra vera patria!

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