lunedì 2 giugno 2008

IL VANGELO DI MARCO

Il Vangelo di Marco salta tutti i preliminari e incomincia subito con la predicazione di Giovanni Battista nel deserto. “Predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati”. Giovanni Battista è il precursore di Cristo: “Dopo di me”- dice - “viene uno che è più forte di me e al quale io non son degno di chinarmi per sciogliere i legacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzati con acqua, ma egli vi battezzerà con lo Spirito Santo”. Gesù venne da Giovanni Battista per farsi battezzare anche Lui, anche se non ne avrebbe avuto bisogno, e mentre Gesù usciva dalle acque del fiume Giordano, il Battista vide aprirsi i cieli e lo Spirito Santo scendere su Gesù come una colomba. E si sentì una voce dal cielo che diceva: “Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto”. Poi in due versetti Marco racconta delle tentazioni di Gesù nel deserto. Poi racconta della chiamata dei primi discepoli. Poi ci racconta di Gesù Cristo cacciatore di demoni oltre che guaritore e maestro. “Allora un uomo che era nella sinagoga, posseduto da uno spirito immondo, si mise a gridare: -Che c'entri con noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci! Io so chi tu sei: il santo di Dio-. E Gesù lo sgridò: -Taci! Esci da quell'uomo-. E lo spirito immondo, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: -Che è mai questo? Una dottrina nuova insegnata con autorità. Comanda persino agli spiriti immondi e gli obbediscono!-”. Nel Vangelo di Maria Valtorta il Cristo spiega che quando un uomo apre la porta a tutti e sette i peccati capitali, può entrare dentro di lui uno spirito immondo! Poi dice anche che Egli può cacciare lo spirito immondo, ma c'è una possessione diabolica contro la quale Egli non può fare nulla ed è quando uno spirito sceglie volontariamente di darsi a Satana!
Nel terzo capitolo ci sono due versetti (20-21) in cui si dice che i parenti di Gesù dicevano che Egli era fuori di sé! Al capitolo quarto: “Il regno di Dio è come un uomo che getta il seme nella terra; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce; come, egli stesso non lo sa. Poiché la terra produce spontaneamente, prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga. Quando il frutto è pronto, subito si mette mano alla falce, perché è venuta la mietitura”.
Al capitolo cinque viene raccontato, con più particolari che in Matteo, l'episodio dell'uomo posseduto da una legione di spiriti immondi! “Gli spiriti lo scongiurarono: -mandaci da quei porci, perché entriamo in essi-. Glielo permise. E gli spiriti immondi uscirono ed entrarono nei porci e il branco si precipitò dal burrone nel mare; erano circa duemila e affogarono uno dopo l'altro nel mare”! E l'episodio, arricchito di particolari, della donna che da dodici anni era affetta da una emorragia e che toccò il mantello di Cristo. Diceva infatti questa donna: -Se riuscirò anche solo a toccare il Suo mantello, sarò guarita-. E subito sentì nel suo corpo che era stata guarita. E Gesù, avvertita la potenza che era uscita da Lui, si volta dicendo: -Chi mi ha toccato il mantello?-. I discepoli gli dissero: -Tu vedi la folla che ti si stringe attorno e dici: Chi mi ha toccato?-. E la donna impaurita e tremante, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità. E Gesù Cristo: -Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va' in pace e sii guarita dal tuo male-. Il capitolo sesto incomincia con la visita di Gesù Cristo nella Sua città di Nazareth. -Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è mai questa che gli è stata data? E questi prodigi compiuti dalle Sue mani? Non è costui il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello (cugino) di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle (zie o cugine) non stanno qui da noi?- dicevano in molti. E si scandalizzavano di Lui. Ma Gesù disse loro: -Un profeta non è disprezzato che nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua-. E non vi poté operare nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi ammalati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità. Nel capitolo settimo guarisce un sordomuto: gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e disse: -Apriti!-. E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più Egli lo raccomandava, più essi ne parlavano e, pieni di stupore, dicevano: -Ha fatto bene ogni cosa; fa udire i sordi e fa parlare i muti!-. Nell'ottavo capitolo “Giunsero a Betsàida, dove gli condussero un cieco pregandolo di toccarlo. Allora preso il cieco per mano, lo condusse fuori del villaggio e, dopo avergli messo della saliva sugli occhi, gli impose le mani e gli chiese: -Vedi qualcosa?-. Quegli, alzando gli occhi, disse: -Vedo gli uomini, poiché vedo come degli alberi che camminano-. Allora gli impose di nuovo le mani sugli occhi ed egli ci vide chiaramente e fu sanato e vedeva a distanza ogni cosa. E lo rimandò a casa dicendo: -Non entrare nemmeno nel villaggio-”. Nel nono capitolo “Giovanni gli disse: -Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i demoni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri-. Ma Gesù disse: -Non glielo proibite, perché non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di Me. Chi non è contro di noi è per noi”. Nel decimo capitolo: “Lasciate che i bambini vengano a Me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non entrerà in esso”. Nel capitolo undicesimo: “Abbiate fede in Dio! In verità vi dico: chi dicesse a questo monte: Levati e gettati nel mare, senza dubitare in cuor suo ma credendo che quanto dice avverrà, ciò gli sarà accordato. Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate, perché anche il Padre vostro che è nei cieli perdoni a voi i vostri peccati”. Nel capitolo dodicesimo applica a Sé questo passo della Scrittura: “La pietra che i costruttori hanno scartata è diventata testata d'angolo; dal Signore è stato fatto questo ed è mirabile agli occhi nostri”. Nel tredicesimo capitolo c'è il discorso escatologico, cioè quello che dovrà accadere alla fine. Mentre usciva dal tempio un discepolo gli disse: “Maestro, guarda che pietre e che costruzioni!”. Gesù gli rispose: “Vedi queste grandi costruzioni? Non rimarrà qui pietra su pietra, che non sia distrutta”. Allora lo interrogarono in disparte. Nel quattordicesimo capitolo è raccontata l'ultima cena, la cattura di Gesù nel Getsemani e la Sua condanna da parte del sinedrio. “Dormite ormai e riposatevi! Basta, è venuta l'ora: ecco, il Figlio dell'uomo viene consegnato nelle mani dei peccatori. Alzatevi, andiamo! Ecco, colui che mi tradisce è vicino”. Nel quindicesimo capitolo Gesù è portato davanti a Pilato, che lo manda a crocifiggere. “Ha salvato altri, non può salvare se stesso! Il Cristo, il re d'Israele, scenda ora dalla croce, perché vediamo e crediamo”. Così lo insultavano.
Poi viene, da Giuseppe d'Arimatea, che era un membro autorevole del sinedrio, deposto nel sepolcro scavato nella roccia. Così lo racconta Marco: “Giuseppe d'Arimatea, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anche lui il regno di Dio, andò coraggiosamente da Pilato per chiedere il corpo di Gesù”. Giuseppe d'Arimatea era uno dei dottori del tempio che ha avuto pietà delle spoglie umane del Cristo. E secondo quanto racconta Maria Valtorta era uno che coraggiosamente prendeva anche le difese di Gesù davanti agli altri farisei! Nel sedicesimo e ultimo capitolo si racconta la gloriosa Resurrezione di Cristo! “Passato il sabato, Maria di Magdala, Maria di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a imbalsamare Gesù. Di buon mattino, il primo giorno dopo il sabato, vennero al sepolcro al levar del sole. Esse dicevano tra loro: -Chi ci rotolerà via il masso dall'ingresso del sepolcro?-. Ma, guardando, videro che il masso era già stato rotolato via, benché fosse molto grande. Entrando nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d'una veste bianca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: -Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. E' risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l'avevano deposto. Ora andate, dite ai Suoi discepoli e a Pietro che Egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto-.[........] Alla fine apparve agli undici, mentre stavano a mensa, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risuscitato. Gesù disse loro: -Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato. E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno-. Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l'accompagnavano”.

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