lunedì 23 giugno 2008

LE DUE VIE

Ci tengo a chiarire che, in riferimento al post precedente, per il regno dei Cieli non esiste la possibilità del pareggio, cioè non esiste una terza via: o si è dentro o si è fuori. Il purgatorio esiste, ma è assimilato con il possesso del regno dei Cieli, infatti chi è nel purgatorio è già certo della sua salvezza eterna. Il primo dei Salmi parla proprio delle “due vie”: non ve ne sono altre! O con Dio o contro di Lui. Per fare ancora una volta un paragone calcistico è come la palla in prossimità della linea della porta: o è dentro o è fuori, o è gol o non è gol! Nel suo Inferno il poeta Dante Alighieri parla degli ignavi, coloro che nella vita non fecero né del male e né del bene. Ebbene, Dante li mette in una condizione di patimento. Perciò costoro sono fuori del regno dei Cieli perché in realtà sono stati egoisti, hanno pensato a se stessi! Pur non volendo fare il male, però lo hanno fatto, perché pensando solo a loro stessi hanno negato il bene che si offriva loro! E insieme a costoro, Dante Alighieri mette anche quel coro di angeli che, quando ci fu la ribellione di Lucifero, non presero parte né per Lucifero e né per Dio, ma furono per loro stessi! Ora, detto ciò, bisogna qui sfatare quel luogo comune che dice che è meglio fare il male piuttosto che non fare né il male né il bene! Questa è una sciocchezza! Bisogna fare il bene e solo il bene ha valore. Il resto è come il sale senza sapore! Lo stesso Gesù Cristo in Maria Valtorta dice che, in caso di incertezza, è meglio non agire, piuttosto che agire male! Ma questo caso è diverso dal caso degli ignavi! Gli ignavi non hanno agito perché in realtà hanno pensato a se stessi, ma se uno non ha agito perché ha avuto timore di fare del male a qualcuno, sinceramente e non ipocritamente, allora ha agito bene!

Nessun commento:

Post più popolari