giovedì 30 ottobre 2008

CHI SEMINA VENTO RACCOGLIE TEMPESTA!

In questa epoca, mai come prima, gli uomini hanno la possibilità concreta di rendersi conto che sono tutti interdipendenti gli uni dagli altri. Quando acquistiamo il pane, quando prendiamo l'autobus, quando prendiamo l'aereo, quando camminiamo semplicemente per strada, e in tutte le attività del vivere quotidiano, continuamente ci affidiamo agli altri, a corpo morto! Questo ad esprimere la realtà dell'unico Corpo Mistico Universale di Cristo (vedi post dell' 8 febbraio) di cui tutti facciamo parte. E' sempre stato così (perché Cristo è oggi, ieri e sempre) però in altre epoche sicuramente questo era meno evidente. Ognuno aveva un più largo spazio di autonomia, almeno in apparenza. Non era così evidente l'interdipendenza di tutti gli uomini. Si viveva in piccole comunità e si provvedeva autonomamente, o quasi, ai propri bisogni. Allora viviamo nel paradosso che proprio in questa epoca, nella quale tutti ci sentiamo inestricabilmente interdipendenti, subiamo in maniera maggiore la soggezione del potere. Del potere economico, del potere militare, della forza bruta insomma! Ma il potere siamo noi! E di chi dobbiamo avere paura, di noi stessi? Il terrorismo è la stessa cieca violenza sia quando è terrorismo di kamikaze che quando è terrorismo di stato, degli stati che uccidono civili e militari con le bombe! Non c'è nessuna differenza! Le grandi superpotenze minacciano continuamente gli stati più piccoli di atti terroristici e poi infine li compiono! I terroristi kamikaze usano il potere allo stesso modo delle superpotenze: il potere di minacciare e il potere di distruggere, di uccidere! Ma è potere quello che distrugge? No, è solo impedire che gli altri usino il vero potere, che è quello di costruire in armonia e santa pace! Tutti dovrebbero rendersi conto che il potere autoritario è sempre più fuori luogo nella nostra epoca! Il vero potere è quello della cultura, dell'intelligenza, dell'amore, del dialogo, del rispetto verso le minoranze! Invece il governo italiano intende usare in maniera massiccia il potere autoritario, proprio quando dovrebbe usare il dialogo! I professori e gli studenti non sono soldati armati o kamikaze pronti a farsi saltare in aria, anzi rappresentano ciò che è più lontano dal potere autoritario, perché rappresentano la cultura. Gli studenti poi rappresentano la cultura spoglia di ogni potere economico o militare! E allora quale migliore occasione di instaurare un dialogo con loro? Chi semina vento raccoglie tempesta! Se seminate dialogo e accondiscendenza, raccoglierete dialogo e accondiscendenza. Se invece seminate chiusura alle ragioni dell'altro e autoritarismo raccoglierete chiusura e ribellione!

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