domenica 8 febbraio 2009

CIAO ELUANA, CON TE SE NE VA VIA ANCHE L'ULTIMA SPERANZA!

Hanno sospeso l'alimentazione ad Eluana Englaro. Finalmente ce l'hanno fatta! Quando c'è qualcuno sospeso sul burrone è meglio dargli una spinta e buttarlo giù e che cavolo, mica si può vivere sempre così, sospesi tra la vita e la morte! Noi dobbiamo essere sicuri, dobbiamo sapere che cosa è la vita e che cosa è la morte, mica possiamo stare così in una vita di incertezze! E una volta che abbiamo stabilito che quella di Eluana non è vita, allora tanto vale farla finita! Poi ci sono anche quelli che non sanno, che non vogliono sapere o che hanno rinunciato a sapere che cosa è la vita e che cosa è la morte, e tra di questi ci sono anche io, non per ignavia, ma perché di fronte al grande mistero della vita ritengono di essere ignoranti e forse è meglio lasciare parlare Qualcuno che la vita la conosce meglio di noi, e questo Qualcuno non può che essere Dio! Intanto ricordiamo pure che Cristo faceva i miracoli laddove si credeva in Lui! Il padre di Eluana non solo non crede in un possibile miracolo, ma addirittura vuole accelerare la dipartita della sua figlia da questo mondo! Come non pensare che la realtà ci si presenta di fronte come uno specchio e che la vita vegetativa di Eluana altro non è che uno specchio della nostra vita spirituale, che non è una vita spirituale VIVA ma è una vita spirituale vegetativa! Una vita spirituale senza fede, a cominciare proprio dal padre di Eluana. Forse il Signore non aspetta altro che un atto di fede da parte del padre di Eluana per operare un miracolo! MA DOVE NON C'E' FEDE NON CI SONO MIRACOLI!
Tante persone, a noi care e non, ci possono dire: se mi dovesse accadere questo e questo allora è meglio che io muoia, uccidetemi pure! Ma non per questo noi poi diamo loro ascolto, tanto più se si tratta di persone a noi care! Forse non vogliono essere un peso per noi e ci dicono: uccideteci, lasciateci andare via! E noi abbiamo il dovere di rispondere loro: non siete mai un peso! Semmai siete “ala” che aiuta la nostra fede e la nostra speranza a volare più in alto! Chi è che può decidere della sua propria vita con un testamento cosiddetto “biologico”? La nostra vita dipende dagli altri, sempre, e noi vogliamo lasciare andare via le persone a noi care? Se vogliamo lasciarle andare via allora forse non sono state mai per noi “persone care” e forse proprio per questo che si sono ammalate!
E' comprensibile che Eluana, prima dell'incidente, abbia espresso la sua repulsione al pensiero di vivere una vita vegetativa come quella che poi è toccato a lei di vivere! A chi di noi piace una vita così? A nessuno! Ma in fin dei conti adesso lei “dorme”,
ALLORA PERCHE' TURBARE IL SUO SONNO? TOCCA A NOI TUTTI VEGLIARE SUL SUO SONNO! PERCHE' INTERVENIRE IN MANIERA COSI' RUDE TOGLIENDO A LEI L'ACQUA E IL CIBO E COSI' DISTRUGGENDOLA FISICAMENTE CON UN LENTO CONSUMARSI, TRA L'ALTRO NON SAPENDO NEMMENO SE E QUANTO LEI SOFFRIRA' DI QUESTO? Non c'è accanimento terapeutico nel continuare a somministrare a lei l'acqua e il cibo perché si tratta solo di quegli elementi naturali di cui il suo corpo ha naturalmente bisogno per continuare a vivere! Si potrà forse dire che c'è bisogno della tecnologia avanzata del 2000 (del “sondino”) per continuare a somministrarle gli alimenti, ma è come se ci fosse, sopra una montagna, una persona prigioniera che ha continuamente bisogno che con un elicottero le portino del cibo. Allora cosa vogliamo dire, che in questo caso c'è accanimento terapeutico solo perché il cibo è portato con l'elicottero che è un prodotto tecnologico avanzato? Ciao Eluana, ORMAI “QUELLI CHE SANNO” HANNO GIA' DECISO! CON TE SE NE VA ANCHE L'ULTIMA SPERANZA!

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