sabato 8 agosto 2009

Le voci del dissenso.

Ma come mai votano per Berlusconi? E' una domanda che ci facciamo e che si fanno anche all'estero. Indubbiamente i suoi modi suadenti e demagogici ingannano il semplice uomo e la semplice donna che non hanno modo, occasione di fare approfondite analisi sulla persona Berlusconi. Poi ho scoperto (meglio tardi che mai e se vai su internet lo sai!) che non è tutto qui. C'è anche il fatto che l'informazione che deve passare ai cittadini è oculatamente vagliata e selezionata dai suoi organi di informazione e da persone che lavorano per lui negli altri organi di informazione e nell'informazione pubblica. E c'è anche il fatto che lui, astutamente, lascia che delle piccole voci di dissenso permangano anche nelle sue reti televisive, per fare credere ad ognuno di essere permissivo e liberale, ma cosa succederebbe se quelle voci iniziassero a gridare più forte o più incisivamente? Biagi, Santoro, Luttazzi e Sabina Guzzanti lo sanno, che sono stati costretti a chiudere i loro programmi televisivi e non lavoravano neanche in Mediaset ma in Rai! In seguito all'operazione “Mani pulite”, inchiesta giudiziaria guidata dall'allora magistrato Antonio Di Pietro, che ebbe inizio nel 1992, che mise a nudo la corruzione e il finanziamento illecito dei partiti, la classe dirigente dei partiti si trovò smembrata, fatta a pezzi, distrutta, spazzata via! Ed ecco che trovò il campo sgombro tale Silvio Berlusconi, già noto imprenditore, noto soprattutto per essere il proprietario di Mediaset, ma anche del Milan, della Standa e della Mondadori, tanto per dirne qualcuna! Silvio Berlusconi si presentò come un innovatore, come una faccia nuova della politica, uno che avrebbe creato “un nuovo miracolo italiano”, riferendosi al miracolo economico italiano degli anni '60! Col senno di poi si capisce che non avrebbe potuto dire altrimenti, perché evidentemente è uno che non fa altro che magnificare se stesso e il suo operato! Si alleò con i razzisti della Lega Nord, coi fascisti di Alleanza Nazionale e con qualche rimanenza dei Democratici Cristiani e vinse le sue prime elezioni nel 1994! Indubbiamente tanti, politici e gente comune, aderirono al suo partito, perché egli rappresentava il nuovo! Un nuovo liberismo che andava oltre la vecchia politica di destra e di sinistra! Ed egli si presentava con tutte le migliori intenzioni del mondo e con i suoi modi suadenti, del resto figlio del nostro tempo, tempo nel quale la massima aspirazione (purtroppo!) è vivere con la migliore complicità possibile nel mondo odierno consumistico! Così tanti hanno aderito a lui in perfetta buona fede! Del resto anche un naufrago si attacca a un tronco d'albero sperando che quel tronco d'albero lo porti a riva e non marcisca prima di arrivarvi e in quel tronco d'albero finisce per riporre tutte le sue speranze! Sicuramente Silvio Berlusconi, per molti, rappresentò quel tronco d'albero, quel volto nuovo della politica che avrebbe condotto il paese verso un futuro migliore o verso l'unico futuro possibile! Di recente, c'è stata la rottura con Berlusconi e con il suo partito da parte di Paolo Guzzanti, ex senatore del Popolo della Libertà, il padre dei tre strepitosi cabarettisti Sabina, Corrado e Caterina Guzzanti. Dopo 14 anni di militanza nel partito di Berlusconi, Paolo Guzzanti ha dovuto fare i conti con la caduta del suo mito, Berlusconi appunto, che come persona non si è mostrato all'altezza dell'ideale di rinascita moderna che prometteva! A segnare il punto di rottura, per Guzzanti, è stata la compiacente amicizia di Berlusconi con Putin, che Guzzanti conosce essere come un criminale! E poi il rapporto di Berlusconi con le donne, trattate come oggetto di piacere e fatte salire ai vertici del potere a seconda delle loro prestazioni sessuali, secondo quella che Guzzanti stesso ha definito una “mignottocrazia”! Ma l'ex senatore ormai è passato al di qua del versante pro-berlusconiano e ormai lo potete sentire parlare, non più imbavagliato da timori di censura, anche di clima “stalinista” nel partito di Berlusconi, di infelice battuta di Berlusconi sull'abbronzato Obama....e chissà di quali e quante altre cose! Veronica Lario, ovvero Miriam Bartolini all'anagrafe, la moglie di Berlusconi, evidentemente è stata un'altra persona delusa dall'eccentrico premier nelle sue aspettative di moglie, tanto da chiederne il divorzio! Ma Berlusconi proprio oggi ci comunica che lui non ha da rendere scuse a nessuno, nemmeno ai suoi familiari! Così come non sente di rendere delle scuse alla prostituta Patrizia D'Addario, la quale è rimasta delusa! Sì, perché anche alla D'Addario il fantastico (?!) premier aveva promesso delle attenzioni e cure particolari, salvo poi non riconoscerla nemmeno pubblicamente, mentre i suoi uomini (Ghedini e Frattini) gettavano del fango addosso a lei dicendo che le registrazioni erano false e che lei era pagata da qualcuno! E visto che ci siamo perché non parlare di Indro Montanelli? Indro Montanelli, scomparso nel 2001, fondò “Il Giornale”, nel 1974. Il Giornale fu poi comprato da Berlusconi. Montanelli accettò di continuare a essere il direttore del Giornale, ma a patto che Berlusconi fosse rimasto solo il proprietario “economico” del Giornale, mentre ciò che vi veniva scritto sopra doveva dipendere solo dal direttore, da Montanelli. Indro Montanelli ha raccontato che tutto si svolse correttamente fino al 1994, anno in cui Silvio Berlusconi “scese in politica”! Da quel momento Berlusconi ha assunto toni padronali e voleva che Il Giornale facesse la politica della sua politica! Un giorno ha riunito la redazione del Giornale per ribadire questo concetto e l'ha riunita all'insaputa dello stesso direttore Montanelli! A quel punto Montanelli lasciò la direzione del Giornale! Montanelli ebbe a dire che “Berlusconi ha un concetto tutto suo della verità: la verità è quello che dice lui!”. Ancora disse che Berlusconi è uno che crede alle bugie che egli stesso racconta! Al giorno d'oggi appare meno misterioso il fatto di come Silvio Berlusconi sia riuscito ad accumulare tante e tali fortune! Basta vederlo come si comporta come capo di governo! Non appena salito al governo avrebbe voluto fare bloccare 100.000 (diconsi 100.000!) processi, solo perché in quei 100.000 processi c'era anche il suo di processo! Senza provarne vergogna o il benché minimo pudore! L'opposizione si è opposta e allora il premier ci ha provato con il “lodo Alfano”! E così con il lodo Alfano si è assicurato l'improcessabilità e quindi l'impunità fintanto che egli viene eletto nell'ambito di queste 4 alte cariche dello Stato: capo del governo, Presidente della Repubblica e Presidente della Camera o del Senato! Senza contare tutte le leggi che egli inserisce furbescamente a destra e a manca e che fa approvare per contentare se stesso e i suoi amici e sodali! La verità è che egli vuole accaparrare tutto per sè con metodi molto furbeschi e molto poco ortodossi, che trascendono il comune senso del pudore, che trascendono le regole che si danno tra persone civili e a volte che trascendono le stesse leggi dello Stato e dell'Unione Europea di cui l'Italia, volente o nolente, fa parte! Egli è un acchiappatutto senza il benché minimo pudore e questa è la ragione dell'accumulo delle sue fortune, fortune che comunque un giorno, volente o nolente, dovrà restituire, perché, come dice Totò: “la morte sai che è: è una livella!”.

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