Perciò la decrescita economica non significa necessariamente diminuzione del benessere. Ma se le nostre scelte sono fatte solo in funzione del “benessere” allora siamo schiavi del “benessere” o comunque di un'idea di benessere che noi pensiamo sia tale, ma non è detto che sia effettivamente benessere. Io credo che sia possibile una “decrescita felice”, cosiddetta, che possa avvenire senza cambiare o ridurre necessariamente gli standard di vita a cui siamo abituati, ma non devo vincolare le mie scelte unicamente a una certa vaga idea di benessere. Perché se io credo che una cosa sia giusta allora la devo scegliere, anche se potrebbe comportare un cambiamento degli standard di vita e riduzione dei confort a cui siamo abituati. Ogni scelta che abbia un qualche valore infatti deve comportare un qualche rischio. Io credo che sia possibile rinunciare all'energia nucleare e fossile per affidarsi unicamente alle energie rinnovabili, è solo questione di migliorare la tecnologia. Sono contro l'energia nucleare perché, a parte i rendiconti economici che la rendono sconveniente, credo che sia l'energia più sporca di tutte, altro che energia pulita! Ma sono comunque contro l'energia nucleare, anche se la tecnologia delle energie rinnovabili non dovesse progredire sufficientemente e rischiassimo di avere un deficit di energia! Anche se una persona sola, che vive in prossimità di una futura centrale nucleare, si dovesse ammalare di cancro per le radiazioni disperse nell'ambiente, io sarei contro l'energia nucleare, e sappiamo che corriamo rischi ben peggiori, per noi e per coloro che verranno dopo di noi! Quel cittadino che andrà ad ammalarsi è anche mio fratello e la mia carità e la mia fede in Dio (e nella democrazia come la intendo io) mi deve imporre di preferire un tipo di energia alternativa pulita! Io non credo che oggi siamo tutti liberi di scegliere in questo modo, perché siamo ancora schiavi di questa certa idea del benessere, che le cose, il progresso, debbano procedere sempre allo stesso modo. Bisognerebbe avere il massimo rispetto di chi non la pensa come noi, anche se a torto! Si dovrebbe rispettare una popolazione che non vuole devastare il proprio territorio per fare passare i treni a 200 Km/h, anche se le sue preoccupazioni dovessero risultare infondate (cosa che io non credo peraltro). Questa dovrebbe essere secondo me la democrazia! Io rispetto la tua idea anche se non è necessariamente in linea con ciò che comunemente si chiama progresso! Forse oggi impera una certa male intesa idea di progresso e finché essa impera non potranno essere veramente i cittadini a possedere l'impero, a governare! (continua.......)
mercoledì 17 febbraio 2010
L'evolversi della democrazia (parte 4).
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