giovedì 17 dicembre 2009

La nostra forza è la preghiera.

Una volta, quando ero bambino o poco più, mi ricordo che mi capitò, per caso, tra le mani, un piccolo manifesto di quella che mi ricordo vagamente essere una comunità religiosa. Tra le diverse frasi ce ne fu una che mi colpì in modo particolare e che diceva: la preghiera è la nostra forza. Io ero portato a dare un certo credito a quello che si diceva e perciò mi meravigliai della forza che si attribuiva alla preghiera: lo vedevo come una specie di formula magica, attraverso la quale Dio ti dava la forza, un po' come il robot del cartone animato Goldrake quando diceva: “Lanciami i componenti!”. Una formula magica, una cosa meccanica! Col tempo ho seguito poi un cammino di fede e ho capito 1) la verità di quella affermazione 2) la preghiera NON E' una formula magica!
La preghiera non è una formula magica, la preghiera è cercare il contatto della nostra anima con Dio! Certamente ci sono i tempi e i modi della preghiera! Le preghiere recitate aiutano a stabilire il contatto dell'anima con Dio ma la preghiera non è vincolata solo alle preghiere recitate e non è solo un colloquio con Dio ma un modo di essere! Poi c'è la gestualità della preghiera! I gesti sono importanti, non si può dire: siccome Dio sa tutto, allora non c'è bisogno che io faccia i gesti: i gesti servono a noi, ad esprimere noi stessi! Tutto il corpo deve pregare, perché appunto la preghiera è un modo di essere! La preghiera non è una recita, perché se io vado a dare da mangiare a un povero, vado a dare da bere a un assetato, quella è la migliore preghiera che c'è! Allora, in questo caso, c'è l'intimo dell'animo che ama Dio e c'è il nostro corpo che fa il gesto concreto di recarsi dal povero, di servirgli il piatto e di versargli da bere!
Questa mattina ho sentito una frase di una canzone alla radio che diceva: “Il libro in una mano e la bomba nell'altra”. Ho riflettuto a che cosa può spingere un individuo a cercare la lotta armata e mi sono dato la risposta che per lui nella lotta armata c'è LA FORZA! L'unica forza che, secondo lui, può piegare il corso degli eventi! A parte il fatto che è una forza distruttiva. Cioè non costruisce niente, ma DISTRUGGE e distruggendo crea le premesse perché le cose vadano in modo diverso! Ma la forza vera dove sta? La risposta è in quel manifesto che lessi da bambino: la preghiera è la nostra forza! Viene da ridere adesso pensando a certi anticlericali, che sicuramente penseranno: sì, sì, prega pure la Madonna e i Santi e i padroni se ne approfitteranno ancora di più! Ma per sapere qual è la nostra vera forza bisogna sapere qual è la nostra vera natura! La nostra vera natura è quella di esseri spirituali divini creati (e non increati, ma divini!) da Dio! Perciò la nostra forza non può venirci altro che assecondando la nostra vera natura! La nostra forza dunque è la preghiera e la preghiera è il continuo contatto della nostra anima con Dio! Il contatto con il divino avviene a partire dalla consapevolezza della nostra anima e del nostro destino! A che cosa tiro le bombe a fare, se poi so che mi devo presentare davanti al giudice eterno? La consapevolezza della nostra anima crea le condizioni perché ciò che di buono deve avvenire in noi e per noi avvenga e perciò è forza! La forza non è disgiunta dalla consapevolezza di noi! Si sa, anche in chi non crede, che un agire consapevole , penso a quelli impegnati socialmente e politicamente per il bene dell'umanità, è forza creatrice! Un agire consapevole è già preghiera! Uno che agisce onestamente, cercando la verità e il bene comune, già prega, perché agisce secondo la sua propria natura, come dice il poeta: “fatti non foste a viver come bruti/ ma per seguir virtute e canoscenza”! (Inf. XXVI, 119).
Ognuno prega perciò nella misura in cui asseconda di più o di meno la sua natura di essere spirituale! Ci è stato detto, da Cristo, di “non sprecare troppe parole nella preghiera, perché il Padre vostro già sa ciò di cui avete bisogno”! Questo per invitarci alla fiducia nel Padre che già sa! Però non ci ha dispensato dal pregare, anzi ci ha detto di chiedere, di bussare, di cercare, e ci sarà dato, ci sarà aperto, e troveremo! Ci ha detto di farlo con insistenza, anche quando sembra che proprio Dio non voglia sentire ragioni! Ce lo ha detto con la parabola della vedova e del giudice iniquo e ce lo ha detto con l'episodio di quella donna che seguiva Cristo continuando nella sua richiesta e al principio Gesù non la volle accontentare, ma poi ad una frase della donna disse: “Donna, la tua fede è grande” e la esaudì!

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